PROVINCIA DI TERNI Viale della Stazione, 1 - 05100 TERNI Tel. 0744/4831 - Fax 0744/483250 Part. I.V.A. 00179350558 Assessorato Attività Produttive Documento per Riunione 2° Tavolo Tematico ~ o ~ 14 Marzo 2006 PREMESSA Per dissertare e ragionare, oggi, di innovazione tecnologica e ricerca è necessario tornare con i pensieri e le riflessioni alla strategia di Lisbona 2000 che propone una economia fondata sulla competitività della "conoscenza" per raggiungere un obiettivo strategico per l'Europa e per i singoli Paesi europei: fare riforme economiche, rafforzare l'occupazione e la coesione sociale nel contesto di una economia che prevede di "intensificare gli sforzi e gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica, nell'innovazione di prodotto e di processo, nella formazione professionale". In questo ambito ed in questa direzione si muovono: - il VI Programma Quadro di ricerca e sviluppo tecnologico - il VII Programma Quadro di ricerca e sviluppo ed il I° sulla Competitività ed Innovazione, di recente proposti (aprile 2005) dalla Commissione Europea. Ed in questa logica si pone l'attenzione per le realtà territoriali regionali e locali, in chiave di nuovi modelli di sviluppo socio-economici ed in linea con gli obiettivi definiti in sede UE ("Linee Guida 2003-2006") Poiché non esiste dubbio sul fatto che il territorio della Provincia di Terni deve continuare nello sforzo di perseguire l'obiettivo della messa a punto di un nuovo modello di sviluppo (processo iniziato con gli anni 2000 ed ancora faticosamente in salita), il compito che il nostro "Tavolo Tematico" si deve proporre e programmare, è quello di integrare il Piano Provinciale di Sviluppo Socio-Economico 2003-2006, riorientandolo per il prossimo triennio 2007-2009 su linee di sviluppo basate, prevalentemente ed essenzialmente, sulla ricerca e sull'innovazione tecnologica avanzata che debbono creare una sinergia virtuosa tra: a) un consolidamento ed un ammortamento dell'esistente (grande impresa siderurgica e chimica); b) un nuovo sistema di piccola e media impresa high-tech, che sviluppi iniziative imprenditoriali, impostate sulla conoscenza e sulla competitività. Un sistema forte e duraturo, nel tempo, in forza dell'utilizzo di nuovi materiali, biotecnologie, nanotecnologie e materie prime eco-sostenibili e biodegradabili. o un patrimonio di ricchezza industriale, frutto di ricerca ed innovazione dei tanti soggetti, d'impresa e di fonte universitaria, che operano sul nostro territorio. La proposta di attualizzazione e riorientamento di un progetto di sviluppo socio-economico della Provincia di Terni per il 2007-2009 può essere articolata su 2 Assi strategici: - Asse strategico 1) - Programma di Ricerca ed Innovazione Tecnologica: per interventi finalizzati dall'integrazione di poli di eccellenza scientifica e tecnologica (Università ed Enti di Ricerca) e sistemi di produzione moderni e specialistici. L'obiettivo è quello di dare una maggiore competitività alle aree produttive esistenti, rafforzandole attraverso la ricerca e lo sviluppo, puntando su tecnologie in grado di attivare l'innovazione di prodotto, di processo ed organizzativa; - Asse strategico 2) - Progetto di Distretto Tecnologico dell'Umbria: l'iniziativa corrisponde pienamente alla politica del Ministero della Università e Ricerca Scientifica che attribuisce priorità preferenziali ad interventi finalizzati alla creazione di "distretti di alta tecnologia" attraverso Protocolli di Intesa e/o Accordi di Programma con Regioni, Enti Locali, Imprese, mondo scientifico, Finanza innovativa. E, sempre il Distretto, si colloca nell'ambito strategico della Regione Umbria, volto al rafforzamento delle dinamiche del sistema produttivo regionale attraverso: a) Le attività di ricerca applicata, sviluppo competitivo e di innovazione tecnologica; b) Lo sviluppo di una economia basata sulla "conoscenza" per finalizzare la crescita del sistema produttivo e favorirne la naturale evoluzione. Per completare il lavoro di proposta del percorso operativo del "Tavolo Tematico", qui di seguito, diamo evidenza a 2 distinte schede su: - Asse Strategico n° 1) - Programma di Ricerca ed Innovazione tecnologica; - Asse Strategico n°2) - Progetto di Distretto Tecnologico dell'Umbria. - SCHEDA: Asse Strategico n°1) - Programma di Ricerca ed Innovazione Tecnologica Per sviluppare un Programma - Progetto di ricerca ed innovazione per il territorio umbro, è necessario partire da quello che è il posizionamento competitivo della Regione Umbria rispetto al livello nazionale ed al confronto con le Regioni del Centro Italia. L'Umbria, peraltro, in materia di innovazione non è, poi, messa tanto male: infatti attraverso l'analisi di indicatori dell'EIS (European Innovation Scoreboard),introdotti ed utilizzati dall'Unione Europea come strumenti di verifica annuale per individuare il posizionamento di ciascun Paese in termini di innovazione, ricerca e sviluppo, la nostra Regione è risultata al 9° posto, con un valore di 0,34 rispetto a 100 , nel 2004 ed è addirittura risalita al 6° posto, con 0,55 punti, (dopo Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Piemonte, Liguria), nello Innovation Scoreboard dello scorso anno pubblicato a fine luglio 2005 dalla Filas, l'Osservatorio della Regione Lazio sull'innovazione. Dall'insieme dell'analisi sopra riportate emerge la fotografia di una Regione che presenta punti di forza quali: - un buon livello di scolarizzazione; - un alto livello di spesa pubblica in Ricerca e Sviluppo; ma altrettanti e maggiori punti di debolezza che sono: - una bassa quota di investimenti in attività imprenditoriali high-tech; - una limitata attività brevettuale; - un basso livello di spesa privata in Ricerca e Sviluppo; - una bassa quota di fatturato da nicchie di mercato di nuovi prodotti; - livelli decisionali, su innovazione e sviluppo, delle imprese multinazionali operanti in Umbria, localizzati fuori dall'Italia; - una forte presenza di imprese di piccole dimensioni; - la concentrazione di impresa in settori maturi; - un basso grado di attività negli scambi internazionali. o Cosa fare? Così stando le cose un programma- progetto per sviluppare, fortemente, l'attività di ricerca ed innovazione tecnologica, passa attraverso il miglioramento e/o il superamento dei " punti di debolezza" sopra evidenziati con un percorso così individuato: 1) - sviluppo dell'alta propensione delle imprese ad introdure innovazioni di processo, di prodotto, organizzative; 2) - aumento dell'attività in investimenti high-tech; 3) - aumento della brevettualità, mirata alla conquista di nicchie di mercato di nuovi prodotti; 4) - miglioramento del livello di spesa privata per ricerca e sviluppo, anche per effetto della instaurazione di relazioni istituzionali periodiche e di reciprocità con le imprese multinazionali del territorio umbro; 5) - messa a punto di strumenti di supporto per le PMI, in materia di internazionalizzazione e di continua evoluzione del mercato globale. Il tutto attraverso una azione sinergica di integrazione tra Università, Enti di Ricerca ed Innovazione e sistema industriale del territorio. Con una normativa di sostegno alla ricerca ed alla innovazione che prevede agevolazioni su costo del progetto approvato. In dettaglio: Agevolazioni (%) - a) D.Lg.vo n° 297/1999 50% per attività di ricerca industriale 25% per attività pre-competitive (su E.S.L. = Equivalente Sovvenzione Lorda) - b) Legge 22/87 50% per progetti di ricerca industriale 25% per attività pre- competitiva (su E.S.L. = Equivalente Sovvenzione Lorda) - c) Legge 46/82 F.I.T (Fondo Innovazione Tecnologica) 25% per attività di Sviluppo precompetitivo 50% per attività di ricerca industriale (su E.S.L. = Equivalente Sovvenzione Lorda) - d) VI° Programma Quadro di Ricerca Contributo a fondo perduto: e Sviluppo Tecnologico 2002/2006 = 50% per attività Ricerca/Sviluppo (decisione n°1513/2002/CEE) = 35% per attività di dimostrazione 100% per azioni di training e spese di gestione. VII° Programma Quadro = Idem come VI Programma Quadro I° Programma Competitività/Innovazione (Decisione Commissione Europea) Aprile 2005 o SCHEDA : Asse Strategico n° 2) - Progetto di Distretto Tecnologico dell'Umbria. Come anticipato in premessa, l'idea del Distretto nasce all'interno di una ipotesi di un nuovo intervento programmatico della Regione Umbria, finalizzato alla creazione di aggregazioni sistematiche e di filiera a livello territoriale. Il percorso attuativo è stato il seguente: " La Regione Umbria - con D.G.R. n° 1619 del 27/10/2004 - aveva trasmesso al Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca (MIUR), un documento messo a punto in collaborazione con l'Università di Perugia, per avviare la procedura negoziale per la realizzazione del "Distretto Tecnologico dell'Umbria. Prime linee di indirizzo". " Con successivo D.G.R n° 1056, DEL 29/6/2005, in costanza di gestione politica della vicenda AST-Thyssen Krupp (chiusura del "magnetico"), l'Ente Regione ha istituito un gruppo di lavoro, coordinato dall'Assessorato Regionale alle Attività Produttive, cui è stato affidato il compito di elaborare uno studio di fattibilità per la creazione del Distretto Tecnologico per l'Umbria. " Il 4 agosto 2005, a definizione della vicenda AST - Magnetico, è stato siglato il Protocollo di Intesa tra Governo, Regione Umbria, Istituzioni locali, parti sociali ed imprese,: tale Protocollo, che vale come "Patto di Territorio", si pone l'obiettivo di perseguire lo "Sviluppo socio-economico dell'area Terni - Narni," individuando, a tal fine, diverse azioni ed iniziative e riconoscendo un ruolo importante alla ricerca ed all'innovazione. Con i contenuti dell'art. 2 del Patto di Territorio si auspicano: " Il rilancio dello sviluppo dell'attività della "conoscenza", la diffusione dell'innovazione, l'intervento mirato per l'alta formazione professionale, avendo a riferimento specifico: - lo sviluppo dei materiali speciali metallurgici; - le micro e nanotecnologie; - la meccanica avanzata; - la meccatronica. " la individuazione di "ambiti di convergenza" tra la Ricerca e l'Impresa e l'esistenza delle condizioni di base, industriali e tecnico scientifiche, per fare del Distretto una leva strategica di sviluppo del territorio. Gli obiettivi funzionali vengono individuati nel: - favorire il processo di innovazione attraverso il potenziamento dell'eccellenza tecnologica territoriale; - creare le condizioni per la nascita e/o l'insediamento di nuove imprese high - tech; - governare - concretamente e con efficienza - il percorso che va dalla conoscenza alla tecnologia applicata, sino al prodotto/processo; - raggiungere livelli di eccellenza e di competitività a livello internazionale; - aumentare la "massa critica" in termini di risorse umane, tecnologiche e finanziarie per beneficiare di economie di scala; Tuttociò premesso ed ai sensi e per gli effetti dei contenuti tutti del Patto di Territorio, va definito e messo in atto un progetto di rilancio, improntato da strategie di sviluppo, in grado di innescare il riposizionamento strategico del territorio di Terni e Narni, sulla base di una maggiore competitività di livello nazionale, europeo, internazionale. Ai fini del perseguimento di tale obiettivo è necessaria una sinergia forte tra alcune azioni previste dal Protocollo di Intesa e cioè: - art. 2 - Distretto Tecnologico dell'Umbria - art. 7 - Interventi di reindustrializzazione delle legge ex - 181/89 per l'area di Terni - Narni. in modo tale da configurare una sorte di continuità tra il Contratto d'Area Terni - Narni - Spoleto (all'epilogo con il 3° Protocollo Aggiuntivo) e le opportunità e gli interventi finanziari a sostegno di un nuovo modello di sviluppo offerti dalle agevolazioni del Distretto Tecnologico e dalla 181/89. o Situazione, ad oggi, del Distretto Tecnologico dell'Umbria: " 23 febbraio 2006 = firma della costituzione del Distretto Tecnologico dell'Umbria (DTU) " 28 febbraio 2006 = firma accordo integrativo tra Regione dell'Umbria e Ministeri dell'Economia e dell'Istruzione per l'avvio del Distretto Tecnologico dell'Umbria. Per la realizzazione del progetto saranno attivate, nel triennio 2006 - 2008, risorse pubbliche pari a 50 milioni di euro, di cui 25 ex - Regione Umbria e 25 ex - Ministero dell'Istruzione Università e Ricerca Scientifica. Prime azioni per lo sviluppo delle aziende locali: - 1° Bando di 1,9 milioni di euro a sostegno di ricerca e di inserimento occupazionale (Aziende meccaniche, meccanotronica, metallurgia - in uscita a Marzo 2006) - 2° Bando di 12,3 milioni di euro (triennio 2006-2008) a sostegno della ricerca applicata, funzionale alla creazione di impresa (in uscita entro aprile 2006). o Attuazione ex legge 181/89 - Art. 7 del Protocollo di Intesa per il territorio di Terni e Narni. Nei mesi di Novembre 2005 e di Febbraio 2006, presso la sede della Provincia di Terni si sono svolte riunioni per fare il punto della situazione anche in merito alla attuazione della legge 181/89. In particolare nella ultima riunione del 20 febbraio 2006, la Regione, per voce dell'Assessore Mario Giovanetti, ha reso noto che la proposta di lavoro per la legge 181/89 stava andando avanti con buone probabilità di successo. Infatti le "manifestazioni di interesse"da parte di imprese ternane e non, raccolte da Sviluppumbria ed inviate dalla Regione al Ministero delle Attività Produttive, sono state giudicate sufficienti ad avviare la procedura. Il MAP, in sede di incontro con la Regione dell'Umbria, ha confermato l'esistenza di fondi per la 181/89 e per il rifinanziamento della stessa: ha chiesto alla Regione di preparare ed inviare una scheda storico-descrittiva, relativa alla crisi industriale dell'area ternano - narnese (si può prevedere un passaggio di testimone dal Contratto d'Area Terni - Narni - Spoleto ad un intervento di deindustrializzazione ex- legge 181/89). o Ruolo del 2° Tavolo Tematico: l'obiettivo del nostro Tavolo e quello di contribuire, collaborando con tutti gli altri soggetti interessati (Sviluppumbria; Sviluppo Italia; Enti di ricerca ed innovazione; Associazioni datoriali; Parti sociali), alla realizzazione di un percorso operativo che crei i presupposti e le condizioni per la nascita di nuove imprese e di nuovo lavoro. Sulla direttrice di uno stato di continuità a favore di interventi a sostegno di nuove iniziative industriali e di servizio, rappresentato dalle varie normative di legge comunitarie, nazionali e regionali. Lavorare, quindi, ad una nuova fase di concertazione e di programmazione negoziata, facendo leva sulle provvidenze e sugli incentivi previsti: 1) Da Ricerca ed Innovazione - Nuovo sviluppo per Terni - Narni; 2) Dal Distretto Tecnologico dell'Umbria; 3) Dalla ex-Legge 181/89, sulla reindustrializzazione del territorio ternano -narnese.