Dal Consiglio /Cerquaglia (Psi): No alla chiusura dellIsrim, può dare ancora molto a ricerca e innovazione
(PTN) TERNI LIsrim non deve chiudere perché può ancora rappresentare molto per leconomia ternana soprattutto in termini di ricerca e innovazione, proprio in un momento in cui si cercano nuove vie allo sviluppo. Lo sostiene Zefferino Cerquaglia (Psi) che in un comunicato difende listituto e chiede che si receda dalla decisione di una sua chiusura. LIsrim dice Cerquaglia - non può essere messo in liquidazione. Questo istituto di ricerca doveva essere un volano per la diversificazione scientifica e produttiva dellarea ternana, un legame di spinta con i siti più avanzati della ricerca scientifica e tecnologica per sostenere la riconversione delleconomia ternana offrire sponde ai giovani ricercatori locali e non locali, in stretto rapporto con le diverse università e con il mondo imprenditoriale. Accanto ai problemi di ordine finanziario - osserva ancora il consigliere - vanno analizzati i motivi di carattere organizzativo, relazionale, scientifico-tecnologici che hanno portato al fallimento di questa esperienza.. Ciò non solo per placare la delusione di chi ha creduto in questa iniziativa, ben poca cosa, quanto per capire eventuali errori ed evitare il ripetersi di queste sconfitte. Quali responsabilità hanno il gruppo scientifico dirigente di questo Istituto, quali la ,classe politica ternana che doveva esercitare una funzione di stimolo e di confronto, quali gli imprenditori locali, soci dellIstituto e non, quali il governo centrale visto che fu protagonista della sua istituzione sostenuta da cospicui finanziamenti per la riconversione industriale. A queste domande non si può rispondere con la semplice messa in liquidazione per difficoltà finanziarie. Non si possono liquidare esperienza e professionalità maturate in questo decenni. Abbiamo creduto in questa opzione per Terni allora, negli anni 80 conclude - vogliamo esaminare oggi se esistono idee di imprese, di istituzioni scientifiche e formative, del governo, della Regione, degli enti locali, della cittadinanza affinché Terni abbia ancora questa possibilità da offrire.
Pubblicato il 16/10/2013