
(PTN) TERNI Dotare listituto professionale Ipsia di Terni di una dirigenza piena e stabile nel tempo vista la sua importanza e complessità, data dalla presenza di tanti studenti italiani e altrettanti studenti stranieri e per il suo valore di scuola di formazione e integrazione. Lo chiede il Consiglio provinciale che ha approvato ieri con una sola astensione un ordine del giorno, presentato da numerosi consiglieri di vari gruppi, nel quale ribadisce la richiesta già formulata dalla Conferenza provinciale sulla scuola di unautonomia per lIpsia Pertini. LIpsia, che attualmente è retta da un dirigente reggente dice lordine del giorno approvato dallassemblea di Palazzo Bazzani è caratterizzata da unenorme complessità data dai numeri. Il 35% degli oltre 400 iscritti è straniero, listituto svolge corsi di preparazione alla licenza media a 35 alunni in sede e a 22 nella Casa circondariale di Vocabolo Sabbione. LIpsia ha attivato corsi pomeridiani di alfabetizzazione per studenti stranieri frequentati in sede da 540 iscritti provenienti da 51 paesi diversi e da 37 nella Casa circondariale. Listituto svolge inoltre attività formativa integrata in collaborazione con altri servizi come i Centri di formazione della Provincia di Terni e i servizi sociali del Comune di Terni ed esercita quindi, per tutti questi motivi, compiti di frontiera nei confronti dellintegrazione e della formazione di giovani provenienti da tanti paesi esteri, rappresentando un elemento di lotta al disagio sociale. LIpsia garantisce anche formazione professionale a giovani italiani e non italiani per formarli in attività e mestieri necessari in un contesto industriale come quello di Terni, offrendo in particolare manodopera specializzata e di qualità. Soddisfazione per lapprovazione dellordine del giorno è stata espressa dallassessore alle Politiche scolastiche Stefania Cherubini che ha definito latto del Consiglio provinciale importantissimo perché segue e sostanzia gli indirizzi fissati dalla Conferenza provinciale sulla scuola. In quella sede si è infatti chiesta lautonomia in deroga per tre istituti: lIpsia, appunto, per la sua complessità, San Venanzo per questioni territoriali, viste le difficoltà e i disagi della scuola rispetto ad eventuali accorpamenti con realtà confinanti ma non ricadenti nella provincia di Terni, e per la Luigi Valli di Narni dove il numero di alunni è appena al di sotto del limite consentito.
Pubblicato il 19/11/2013