Politica / Santelli (Sel) replica al vice presidente Piacenti dUbaldi: su di me dette falsità
(PTN) TERNI Giorgio Santelli (Sel) ha affidato allufficio stampa la diffusione di una nota di replica alle dichiarazioni rilasciate pochi giorni fa dal vice presidente della Provincia Vittorio Piacenti dUbaldi. Eccone il contenuto: Mi dispiace apprendere che il vice presidente Piacenti DUbaldi abbia deciso o sia stato incaricato di prendere le difese della pletorica giunta della provincia di Terni utilizzando, contro di me, falsità che da assessore al bilancio dovrebbe evitare di raccontare. E che ora sarà costretto a smentire. Piacenti DUbaldi afferma che nellarco dei 4 anni di consiliatura io avrei partecipato a tutte le commissioni previste dal regolamento. Non è assolutamente vero. Ho partecipato a quelle che ritenevo utili allo svolgimento del mandato. Consiglio a DUbaldi io stamane ne faccio richiesta ufficiale di chiedere ai suoi uffici il numero delle presenze in commissione di ogni consigliere provinciale, i costi sostenuti per ognuno, e, già che cè, il costo della Giunta nei quattro anni. Compresi i rimborsi e le spese di accesso. Chiedo a DUbaldi di valutare quanto il sottoscritto abbia pesato nel bilancio dellamministrazione. Le mie presenze sono di molto inferiori alla media. Non solo. Nellarco di questi 4 anni non ho mai chiesto alla mia azienda un permesso ma ho utilizzato ferie, recuperi, giornate non lavorative, turnazione specifica per poter partecipare allattività amministrativa. Così la Provincia non ha mai dovuto nulla alla mia azienda per la restituzione dei contributi. Visto che interviene con affermazioni azzardate, consiglio a DUbaldi di provare a fare per il bene della Provincia uno sforzo in più. Chieda agli uffici di conoscere un altro elemento che potrebbe essere utile: quello della produttività. Sulla base delle presenze di consiglieri ed assessori, faccia valutare gli atti prodotti da ciascuno e si accorgerà che non sempre presenza assidua significa produttività per la collettività. In modo particolare lo faccia per la Giunta, i cui componenti percepiscono una indennità mensile e alcuni non intervengono nemmeno in Consiglio, mancando di rispetto allassemblea eletta. Consideri invece che dal mio lavoro sono giunti atti di indirizzo approvati allunanimità dal Consiglio che non sono stati nemmeno presi in considerazione da quella Giunta di cui lei è vicepresidente e che sicuramente ha talmente tanto da fare da non potersi occupare di adottare una misura di indirizzo approvata dal proprio Consiglio che, diciamolo, è lunica assemblea eletta dai cittadini e non nominata dai partiti. Mi dispiace anche che Piacenti si rivolga così a me dopo il mio voto contrario al bilancio. Un comportamento molto diverso da quello che ebbe quando, con unastensione, sul rendiconto del bilancio 2012, il suo capogruppo in consiglio, lamico socialista Zefferino Cerquaglia, gli riportò più o meno gli stessi malumori. Ed allora la domanda non è quella che Piacenti fa a me: Perché non si è dimesso Santelli quando lIdv voleva chiudere le Province. Ma Come mai il socialista DUbaldi non si dimette quando il suo partito si astiene su un rendiconto di bilancio da lui predisposto. O, se meglio crede, come mai una giunta non si dimette quando tutti i partiti che la rappresentano a livello nazionale sono daccordo sulla chiusura delle Province. Rispetto alle mie riserve e dissensi che mai avrei posto nellarco della consiliatura, DUbaldi: che facciamo? Vogliamo anche andare a vedere nei verbali di commissione in cui io chiedo alla sua presenza la verifica di maggioranza? Una verifica durata un anno e che non ha ottenuto nulla. Vogliamo riprendere i miei interventi in consiglio di questi ultimi due anni? In attesa del ripristino della verità con un comunicato in cui lei, DUbaldi, vorrà chiedermi scusa per le falsità affermate, le consiglio anche di pensare serenamente alla difficoltà che comprendo di elaborare un bilancio che in termini di reali capacità di spesa è molto simile a quello di Paperopoli o Topolinia.
Pubblicato il 25/11/2013