Sociale / CONTRO LA CULTURA DELLA VIOLENZA Orvieto incontra il giornalismo

 
albero di antonia
(PTN) - ORVIETO - L’Associazione “L’Albero di Antonia” ha organizzato ad Orvieto un incontro pubblico su “NE AMORE NE’ FOLLIA: La violenza sulle donne e i media” venerdì 6 dicembre, ore 16.30, al Palazzo dei Sette. L’iniziativa di approfondimento sul tema della comunicazione e della rappresentazione della violenza contro le donne è l’ultima delle iniziative organizzate in occasione del 25 Novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Il ruolo e l’influenza dei media, il linguaggio corretto dell’informazione e della comunicazione, contrario ai pregiudizi ed alla rappresentazione stereotipata della donna, saranno sviscerati da Luisa Betti, un’autorevole esponente del giornalismo di genere. L’incontro vedrà la partecipazione di un altro relatore di spicco nazionale, Stefano Ciccone, fondatore di MP Maschile Plurale; l’associazione e rete nazionale MP riunisce gruppi di uomini interessati a pensare sulla propria identità e sui modelli maschili. L’Albero di Antonia, che da alcuni anni ha instaurato una proficua collaborazione con MP, ha recentemente tenuto, per il secondo anno consecutivo, corsi di educazione di genere nelle scuole superiori di secondo grado di Orvieto. L’introduzione all’incontro sarà curata da L’Albero di Antonia che gestisce il Centro di Ascolto Antiviolenza di Orvieto. L’associazione culturale Il Filo di Eloisa leggerà brani tratti dal libro “L’ho uccisa perché l’amavo. Falso”, scritto da Michela Murgia e Loredana Lipperini, recentemente pubblicato. Proporre nei media sani modelli di relazioni uomo-donna e cancellare le categorie del “delitto passionale”, per “gelosia” o peggio, per “troppo amore”, per “raptus di follia”, contribuirà ad un riposizionamento culturale importante: dalla connivenza che attenua la colpa alla responsabilità del reato criminale. Il contributo dei media al cambiamento culturale è strategico e fondamentale, oggi più che mai; un apporto insostituibile al cambiamento, anche per la politica. I media possono svolgere un ruolo costante di monitoraggio e stimolo alle istituzioni. Ora è il momento che tutti, anche gli uomini giornalisti, si rendano conto che la violenza sulle donne è un problema degli uomini. BASTA INDIFFERENZA, la violenza è qui tra noi. Luisa Betti è giornalista reporter, esperta in diritti delle donne e minori, discriminazioni e violenza di genere in Italia e nel mondo; è una delle prime giornaliste in Italia ad aver scritto su “femmicidio” e “femminicidio”, battendosi per far adottare tali termini nelle redazioni e nel linguaggio comune, anche grazie al lavoro della Rete di giornaliste Gi.U.Li.A. Scrive per Il Manifesto, sul blog La27esima ora del Corriere della Sera e collabora con diverse testate italiane e straniere; fa parte di Articolo 21 ed è stata referente per progetti UNICEF e D.i.Re.- Rete Centri Antiviolenza, nonché ricercatrice e consulente per la Presidenza del Senato e della Camera dei Deputati, e per tanti altri soggetti istituzionali e onlus. L’Albero di Antonia Tel. 0763.300944 www.alberodiantonia.org alberodiantonia51@yahoo.it
 

 
Pubblicato il 05/12/2013

 

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