(provincia di terni notizie) Lugnano in Teverina, festa patronale dedicata alle figure di Maria Saltalamacchia e Maria Concetta Canepone
LUGNANO IN TEVERINA 14 agosto Saranno ricordate durante la festa patronale le figure di due concittadine recentemente scomparse a Lugnano in Teverina. Si tratta di Maria Saltalamacchia, già consigliera comunale, scomparsa a febbraio, e Maria Concetta Canepone. Deceduta nel 2018. Maria Saltalamacchia consigliera delegata alla scuola e ai progetti della terza età dal sindaco Filiberti, riferisce lamministrazione comunale, ha plasmato il Comune di Lugnano con le sue innumerevoli iniziative in campo culturale e sociale con la creazione di una sede staccata dell'Unitre di Amelia e tante altre attività come il laboratorio teatrale SpazioFabbricaLab di cui era un punto riferimento. A Maria Concetta Canepone si deve invece la realizzazione del Museo della Grande Guerra 1915-18 che con grande tenacia grazie alla sezione sanitaria lasciata da suo padre Luigi, si è arricchito negli anni con le donazioni di collezionisti ed oggi è divenuto uno dei più importanti del Centro Italia, visitato da scuole di ogni parte d'Italia. Per omaggiare queste due figure sottolinea il vice sindaco, Alessandro Dimiziani si sta lavorando all'intitolazione della biblioteca a Maria Saltalamacchia e del Museo della Grande Guerra a Maria Concetta e Luigi Canepone. Ora le delibere dovranno seguire tutto l'iter amministrativo previsto per queste iniziative. Per questa occasione ci sarà una importante inaugurazione quella di una piccola sezione Garibaldina nel Museo Civico grazie alla donazione di un'opera importante realizzata dall'artista Massimo Zavoli di Terni che ha rappresentato la "Sentinella Garibaldina di Gerolamo Induno". Verranno anche esposti alcuni attestati di Garibaldini Lugnanesi. Nel programma anche il Maggio Organistico Amerino, slittato ad agosto a causa del Covid, e che ospiterà nella Chiesa Collegiata un artista italiano di grande prestigio come il maestro Paolo Bottini che si esibirà sull'organo Werlè (1756). (ptn 454/20 13.24 )
Pubblicato il 14/08/2020