(provincia di terni notizie) Orvieto, intitolazione piazzale a Emanuele Petri, Lattanzi: Uomo simbolo lotta a terrorismo ed esempio per giovani generazioni
TERNI 16 ottobre Emanuele Petri rappresenta il simbolo della lotta al terrorismo e della sua sconfitta ed è un esempio per le giovani generazioni in cerca di valori, confronto e senso di appartenenza che non possono trovare sui social network. Lo ha detto stamattina il presidente della Provincia di Terni, Giampiero Lattanzi, in occasione dellintitolazione del piazzale antistante le scuole di Ciconia al sovrintendente della polizia di stato Emanuele Petri, ucciso dalle nuove brigate rosse il 2 marzo del 2003 su un treno mentre si avvicinava alla stazione Camucia-Cortona. Questo luogo, dove è stata issata la stele in sua memoria ha sottolineato il presidente Lattanzi è unarea di passaggio verso il parco urbano ed è un monito costante ai giovani che hanno avuto la fortuna di non vivere quei terribili anni di piombo, ma è anche luogo simbolico per eccellenza perché Petri rappresenta idealmente la difesa della democrazia e delle libertà civili che lui, con il suo sacrificio, ha difeso strenuamente fino a perderne la vita. Tanti dopo di lui hanno deciso di entrare nelle forze dellordine per proseguire quel percorso e continuare quellimpegno. Anche per questo ha proseguito il presidente - i miei profondi ringraziamenti vanno al capo della polizia, prefetto Franco Gabrielli, che ultimamente è stato molto presente da noi, al questore di Terni Roberto Massucci e a tutti i rappresentanti delle forze dellordine che sono state sempre molto vicine a noi sia per i problemi della pandemia che per gli episodi di cronaca che recentemente hanno visto Terni involontaria protagonista. Il presidente, ringraziando anche il Consiglio provinciale per la condivisione unanime delliniziativa, ha poi sottolineato la completa sintonia con il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, per lintitolazione del piazzale e ha ringraziato sentitamente la moglie di Emanuele Petri, Anna Broccolini, e il fratello Leopoldo. La loro presenza ci onora e ci ricorda la grande figura di Emanuele, uomo che il giorno del suo assassinio non doveva nemmeno essere al lavoro ma decise di cambiare turno per stare vicino ad un collega gravemente malato. Questa è la grandezza delluomo e il simbolo per le generazioni a venire, ha concluso il presidente. (ptn 570/20 12.58)
Pubblicato il 16/10/2020