Nomina primario Orvieto / Dantonio (Udc) replica a Binetti e Monacelli: Nessun pregiudizio sulle persone: si giudichi la professionalità nellinteresse dei cittadini
(PTN/MC) TERNI In riferimento alle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dallon. Paola Binetti e all'interrogazione della consigliera regionale Sandra Monacelli dellUdc sulla nomina del nuovo primario di anestesia all'ospedale di Orvieto, Massimo dAntonio (Udc, nella foto) ha rilasciato la seguente dichiarazione: La mia posizione come capogruppo in Provincia di Terni è diversa rispetto a quelle espresse dalle colleghe che non trovo condivisibili nel metodo e nel merito. Penso infatti che una persona vada valutata secondo la propria professionalità e la capacità di realizzare gli obiettivi generali di unazienda sanitaria che sono quelli noti e stabiliti dalla legge. Le convinzioni personali, religiose, politiche sono patrimonio della sfera privata dell'individuo così come l'appartenenza ad associazioni e partiti. Tali fattori non devono influenzare il proprio operato nell'ambito di un servizio pubblico, né causare a proprio danno pregiudizi e limitazioni di carriera da parti di altri. Tra l'altro l'associazione Luca Coscioni gode del mio rispetto, pur avendo io convinzioni diverse. Questo è stato, è e sarà il mio modo di comportarmi nella mia funzione. Posso dubitare delle scelte fatte dalla direzione dellAsl 4 solo quando fatti concreti dimostreranno il contrario ma conoscendo il servizio sanitario da oltre 20 anni posso dire che ben altre scelte fatte in passato sono state assolutamente più opinabili e non hanno dispiegato effetti positivi per il miglioramento dei servizi sanitari sul territorio, compreso l'ospedale di Orvieto. Io non mi sento di penalizzare una persona solo perché la pensa diversamente da me. Il nuovo primaria è un professionista che tra laltro nella sua passata permanenza allospedale di Spoleto non è mai stato al centro di polemiche. Come esponente del terzo polo credo che con la politica del pregiudizio e della chiusura dogmatica non si vada lontano e soprattutto non si realizzi nessun nuovo metodo politico utile per dare risposte ai bisogni irrisolti dei cittadini.
Pubblicato il 01/02/2011