Dal Consiglio / La Provincia si impegni per le bonifiche ambientali e per regolarizzare gli impianti fotovoltaici, Paci (Pd) presenta due mozioni
(PTN/MC) TERNI Mauro Paci (Pd, nella foto) ha presentato due mozioni sulla bonifiche delle aree contaminate e sulle energie alternative. Per quanto concerne le bonifiche Paci chiede che la giunta provinciale dia mandato allufficio competente per predisporre gli strumenti necessari a realizzare in breve tempo il concerto di tutti o soggetti interessati ad avviare la formalizzazione e la successiva attuazione di un accordo che possa consentire al territorio della Conca ternana di porre in essere iniziative quanto più possibile innovative ed integrate con il sistema produttivo locale. Lobiettivo è che tali iniziative possano finalmente portare a soluzione i numerosi ed annosi problemi di bonifica, restituire qualità e salubrità allambiente ed offrire opportunità di posti di lavoro qualificanti. Il problema della bonifica delle numerose aree nellambito del comune di Terni, in primis la discarica Ast nota ancora Paci non riesce a progredire in tempi ragionevoli, malgrado alcune disponibilità finanziarie iniziali e la crescente presenza di proposte concrete estremamente valide ed interessanti da parte di soggetti nazionali e regionali di primo piano. Il 30 gennaio scorso la stampa ha parlato del problema rilevando i ritardi e lo scarso interesse per iniziative che se correttamente condotte potrebbero assicurare notevoli miglioramenti ambientali e vantaggi economici. La competenza principale per la progettazione e il finanziamento delle azioni resta in capo al governo nazionale e regionale, ma la qualificazione delle proposte, il controllo della loro efficacia e la promozione di iniziative da assumere sono competenze che spettano soprattutto alla Provincia. Per quanto riguarda le energie alternative e in particolar modo i pannelli fotovoltaici, Paci chiede che la giunta predisponga un regolamento stralcio del Ptcp per disciplinare la materia. Questo aggiunge il consigliere è chiesto anche da numerosi Comuni i quali, dovendo ormai gestire decine di richieste, vedono i loro territori coperti da grandi impianti che annullano gli aspetti paesaggistici e riducono la capacità produttiva di centinaia di ettari di terreno coltivabile.
Pubblicato il 09/02/2011