Riforme endoregionali / Le Province umbre chiedono lapertura di un confronto con la Regione, approvato oggi un documento congiunto
(PTN/MC) TERNI I Consigli provinciali di Terni e Perugia, riuniti stamattina in forma congiunta a Palazzo Bazzani, hanno approvato un ordine del giorno sulle riforme endoregionali dellUmbria alla luce del federalismo nazionale. Nel documento si dà mandato al Presidente dellUpi regionale e ai presidenti delle Province di avviare un confronto con la Regione Umbria sul tema fondamentale delle riforme endoregionali e della più generale azione di riforma del tessuto istituzionale regionale, sulla base del documento elaborato dallUPI regionale e condiviso dallUPI nazionale. Lintento è quello di proporre e realizzare un pieno protagonismo delle Province nella riorganizzazione del sistema istituzionale regionale e in questo delle azioni di coordinamento di area vasta fondamentali per dare coerenza operativa al sistema stesso perseguendo laffermazione della necessaria efficienza, ed efficacia dellazione pubblica, dellinnovazione di sistema che rimane la sfida ineludibile del nostro tempo. Per questo si vuole proporre di rafforzare pienamente lindicazione Costituzionale della priorità degli Enti elettivi nel sistema istituzionale e dare soluzioni razionali ed innovative a questo orientamento nellambito delle caratteristiche proprie della realtà del territorio regionale e della sua storia. I due Consigli ritengono che questa sia la direzione più utile per sviluppare lazione di coordinamento e implementazione delle politiche di sviluppo e di coesione sociale sul territorio nel rispetto delle differenti prerogative istituzionali. Lintento è quello di aprire una stagione di dialogo positivo e costruttivo con la Regione ed i Comuni dellUmbria. Dopo lintervento del presidente della Provincia di Terni Feliciano Polli (inviato in precedenza), ha parlato il presidente della Provincia di Perugia, e presidente Upi regionale, Marco Vinicio Guasticchi il quale ha detto che non è soltanto lUnione dei Comuni la risposta alle esigenze di razionalizzazione del panorama politico istituzionale della nostra regione. Per una gestione ottimale dei servizi occorre andare verso forme di associazionismo tra Province, estendono la soluzione anche a quelle limitrofe. Guasticchi ha inoltre lanciato la proposta di fare dellUmbria un laboratorio politico-istituzionale per le riforme endoregionali a livello nazionale. Nonostante sia una piccola regione ha spiegato la nostra si avvale della presenza di due Province coese, che stanno già ragionando sullipotesi di unificare alcuni servizi e regolamenti. Guasticchi ha auspicato un dialogo franco e costruttivo con la Regione per giungere ad un documento in cui si tenga conto delle modifiche proposte dalle due amministrazioni provinciali. A tale proposito è già stato chiesto un incontro con la presidente Catiuscia Marini. Nel caso di un mancato accoglimento delle nostre proposte ha aggiunto le due Province potrebbe ricorrere al potere di iniziativa e proporre emendamenti al disegno di legge direttamente in Consiglio regionale. Nel dibattito sono intervenuti per il Consiglio provinciale di Terni: Andrea Sacripanti (Pdl) che ha ribadito la validità dellimpostazione basata sui tre organi elettivi, Regione, Provincia e Comune respingendo il disegno di legge regionale. Zefferino Cerquaglia (Psi) ha chiesto di evitare doppioni e di fare una riforma che vada nel senso pratico di abbattere i costi della pubblica amministrazione nellottica della legge di riforma delle autonomie locali. Mauro Paci (Pd) ha sottolineato la validità dellimpostazione proposta dallUpi regionale ed ha giudicato interessanti le linee evidenziate dal rappresentate dellUpi nazionale. Per il Consiglio provinciale di Perugia: Maurizio Ronconi (Udc) che ha evidenziato come Terni e Perugia sino contro il disegno regionale. Non cè una visione omogenea nellambito del centrosinistra, ha detto. Giampiero Rasimelli (Pd) ha auspicato leliminazione degli sprechi, una forte razionalizzazione e un costante dialogo istituzionale. Bruno Biagiotti (Pdl) ha affermato che la riforma della Regione non è condivisibile e dimostra la schizofrenia del centrosinistra. Occorre chiudere la stagione degli enti di secondo livello. Franco Granocchia (Idv) ha ribadito il ruolo centrale delle Province e la necessità di abbattere i costi e razionalizzare i servizi. Piero Sorcini (Pdl) ha invece espresso parere favorevole alla proposta dellUpi ed ha auspicato un ruolo importante per le Province umbre. Claudio Fallarino (Pd) ha invece sottolineato la necessitò di proseguire e approfondire la discussione sulle riforme partendo dalla proposta formulata dallUpi regionale. Giampiero Fugnanesi (Pdci) ha infine puntato lattenzione sullimportanza di garantire lerogazione dei servizi, le risorse e il personale. Condivisione della proposta Upi ha infine espresso Enrico Bastioli (Socialisti riformisti).
Pubblicato il 16/02/2011