Ptl / Lassessore Rosati sullazienda unica regionale: Nessun campanilismo, ma volontà di aprire una profonda discussione sul merito delle questioni
(PTN/MC) TERNI Lassessore provinciale ai Trasporti Domenico Rosati è intervenuto stamattina sul dibattito riguardante il trasporto pubblico locale e la legge regionale di riforma del settore in corso di approvazione. Ribadendo piena condivisione da parte della Provincia di Terni del percorso avviato dalla Regione Umbria, Rosati si è soffermato in particolar modo sulla necessità di lavorare in maniera coesa fra tutte le istituzioni umbre per giungere ad una riorganizzazione che sappia rispondere capillarmente alle esigenze dei cittadini in materia di trasporto pubblico. Da parte del territorio ternano ha detto Rosati non vi è alcuna intenzione di portare avanti logiche campanilistiche come invece recentemente affermato dallassessore ai Trasporti della Provincia di Perugia della Vecchia. Terni più di altri ha sposato sin da subito e con convinzione la scelta dellazienda unica regionale del trasporto e ritiene ora importante proseguire bene sulla base degli indirizzi che erano allorigine del suo concepimento. Per tali motivi è necessario oggi un confronto approfondito e rapido sulle questioni rimaste aperte, come la mobilità alternativa e in particolare la salvaguardia dei servizi nei comuni. Lassenza di tali approfondimenti e valutazioni rischierebbe di produrre contraccolpi negativi nei territori che necessariamente devono essere tenuti presenti. La riforma del Tpl non può riguardare soltanto i grandi centri ma deve dare una risposta complessiva a tutto il territorio regionale. Il problema che poniamo non è quindi questo o quel campanile ma la realizzazione di un progetto complessivo e coerente che non crei squilibri inaccettabili. E unoccasione importante da cogliere assolutamente se vogliamo perseguire una scelta seria e strategica che metta sul tavolo anche alcuni temi di grande rilievo per lUmbria, come il trasporto alternativo a quello su gomma, ponendo particolare attenzione ad esempio al trasporto su ferro. Solo da una discussione di merito che approfondisca tutte queste questioni può scaturire una riforma del trasporto pubblico che sia efficiente, efficace ed economicamente sostenibile, altrimenti si rischia davvero di perdersi nei mille rivolli del campanilismo e delle mere enunciazioni di principio.
Pubblicato il 29/09/2011