Sanità / Seduta unificata Consigli Provincia-Comune Terni, intervento presidente Polli

 
polli tre quarti che parla
(PTN/MC) - TERNI - Il presidente della Provincia di Terni Feliciano Polli ha aperto i lavori dei Consigli unificati di Provincia e Comune di Terni sul terma delle riforme e del riordino della sanità. Ecco il testo dell'intervento: - “Siamo consapevoli che tra i temi fondamentali del paese c’è quello del costo e dell’efficienza della P.A. Dobbiamo porre al centro la razionalizzazione e la semplificazione della P.A., la sua modernizzazione in primo luogo attraverso la piena copertura con la rete a banda larga. Questioni fondamentali per lo sviluppo del paese, delle regioni e dei territori, condizioni indispensabili per ridurre la pressione fiscale giunta ormai a livelli insostenibili. - Tutto molto importante, ma non basta. Occorre rapidamente avviare la ripresa dello sviluppo; su questa tema il governo italiano è chiamato a svolgere un ruolo da protagonista nel paese, a livello europeo e internazionale. Senza sviluppo è molto difficile uscire dalla crisi. Si rischia di non andare da nessuna parte. - La Regione dell’Umbria è da tempo impegnata sul tema delle riforme a livello endoregionale: trasporti, territorio, servizi pubblici locali, servizi ai cittadini, sistema sanitario regionale. - I Consigli provinciale e comunale di Terni, riuniti congiuntamente nella seduta del 29/08/2011, hanno, a tale proposito, deliberato sull’ “esigenza non più rinviabile di una riforma organica del sistema istituzionale e amministrativo regionale con al centro un vigoroso processo di razionalizzazione e semplificazione…una riforma che risolva a monte l’anomalia di due province dimensionalmente squilibrate, per giungere ad un nuovo equilibrio che consenta di salvare anche l’esistenza della Regione Umbria…” un processo incentrato “sui livelli elettivi a cui affidare la generalità delle competenze e delle funzioni amministrative”. - In seguito agli inaccettabili provvedimenti del governo Monti sulle province, le commissioni parlamentari sono al lavoro per un disegno di riforma che assegni alle province, nell’ambito di un sistema istituzionale razionale ed efficiente, competenze di area vasta con una loro razionalizzazione dimensionale (con riferimento a circa 400.000 abitanti). - La sanità umbra è interessata alla riforma (circa 140 milioni di euro in meno a causa dei tagli apportati). - La Giunta regionale ha emanato linee guida in merito al riordino del sistema sanitario regionale. Nelle prossime settimane ci sarà l’adozione, seguita dalla partecipazione e dalla discussione in Consiglio. L’obiettivo è l’equilibrio di bilancio, conservando, anzi migliorando la qualità dei servizi sanitari a disposizione dei cittadini. - Nel merito, il Consiglio comunale di Terni e il Consiglio provinciale, con proprie deliberazioni, avevano già indicato linee di indirizzo riguardanti le prospettive del sistema sanitario regionale con riferimento alla necessità di confermare i buoni risultati della sanità in Umbria pur in un quadro pesante di tagli: 1) La Regione provveda, nell’ambito delle proprie disponibilità economiche e finanziarie, ad anticipare 18 milioni di euro a favore dell’Azienda ospedaliera ternana per ammodernarla sia strutturalmente che tecnologicamente e recuperare il gap che si è creato negli anni trascorsi. 2) Si può procedere alla creazione di due Asl, con dimensione demografica simile, che abbiano come riferimento per l’alta specialità ciascuna un’Azienda ospedaliera, una rete integrata di ospedali per medio-bassa specialità e una vasta offerta di servizi territoriali. In questo quadro riteniamo che, per peso demografico, centralità geografica, capacità attrattiva, articolazioni e ricchezza di servizi, ruolo istituzionale e facilità di relazioni istituzionali, la sede venga collocata nella città di Terni. 3) Condividiamo l’impostazione di due aziende integrate ospedale-università, ciascuna con autonomia gestionale e decisionale, in modo da coinvolgere pienamente l’Università nell’assistenza, attraverso la messa a disposizione di personale medico universitario altamente qualificato. Si devono promuovere meccanismi di cooperazione e di integrazione attraverso la costituzione di dipartimenti interaziendali tra Aziende ospedaliere e relative Asl. 4) Occorre procedere alla edificazione nella zona di Colle Obito della nuova sede dell’Asl, così da completare la realizzazione della città della salute. 5) Occorre procedere rapidamente alla realizzazione dell’ospedale di Narni-Amelia, a vocazione prevalentemente riabilitativa e con la presenza di servizi e specialità atte a decongestionare l’Azienda ospedaliera di Terni. 6) A livello di territorio, è necessario realizzare quei servizi intermedi (hospice-servizi semiresidenziali) che ne completino l’offerta sanitaria e spostino verso la medicina del territorio il baricentro delle prestazioni. Concludendo e con riferimento agli atti dei Consigli provinciale e comunale e alle loro deliberazioni, nonché agli sviluppi delle iniziative parlamentari, è necessaria una forte accelerazione dell’impegno per un’organica riforma dei livelli istituzionali regionali con la creazione di due province dimensionalmente e strutturalmente equilibrate per renderee più efficiente il governo del territorio regionale. - Proprio perché la riforma più consistente parte dalla sanità, crediamo che questa debba essere improntata a criteri di razionalità, efficacia ed equilibrio e debba camminare di pari passo con le altre ipotesi di riforme settoriali. Riteniamo anche che la proposta di un disegno organico di riforma istituzionale sia determinante per generare un processo partecipativo serio, contenendo localismi e municipalismi, valorizzando adeguatamente vocazioni e specificità dei territori. La stessa tenuta dell’Umbria e la sua organizzazione istituzionale, economica e sociale sono a forte rischio. Per questo occorrono decisioni incisive e credibili, con criteri oggettivi e comprensibili, capaci di dare nuovo slancio. Slancio che si giocherà molto nella capacità della regione e dei suoi territori di essere protagonisti e interlocutori delle realtà limitrofe. In questo quadro il rapporto della provincia di Terni con il Lazio è strategico. - Per questo complesso di ragioni, con i Consigli provinciale e comunale di Terni, riteniamo che la Regione Umbria debba mettere in atto tutte le azioni politiche, amministrative e legislative per giungere quanto prima ad un nuovo e più funzionale disegno istituzionale dell’Umbria”.
 

 
Pubblicato il 22/05/2012

 

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