Dal Consiglio / Rossi (Pd): “Mantenere i due corsi di chimica e meccanica dell’Itis”

 
giuliano rossi
(PTN/MC) – TERNI – “Salvare i corsi di chimica e meccanica dell’Itis”. Lo chiede Giuliano Rossi (Pd) che ha presentato un’interrogazione sul rischio di taglio di uno dei due indirizzi a seguito della bocciatura della proposta di accorpamento. “A causa di una pesante riduzione del numero di iscritti nei due indirizzi – rende noto Rossi - sembra che non sarà possibile per l’Itis realizzare per l’anno scolastico 2012-2013 due distinti corsi di chimica e meccanica. Tale calo è dovuto in gran parte all’attuale politica di orientamento scolastico originatasi con la riforma dell’ex ministro Gelmini, per cui appare fortemente privilegiata la formazione liceale a danno invece dell’ambito tecnico e professionale, tanto che la stessa Provincia di Terni sta giustamente lavorando ad un piano sull’orientamento che, correggendo il tiro, tenga conto delle dinamiche del mercato del lavoro nel territorio e consideri le possibilità occupazionali post formazione. Il dirigente e il consiglio dell’istituto, pur in presenza di un numero di iscritti non sufficienti a mantenere i due corsi, hanno cercato una soluzione per ovviare al problema, chiedendo all’Ufficio scolastico regionale l’autorizzazione alla realizzazione di una classe articolata, in cui potessero convivere i due indirizzi. L’Ufficio scolastico ha però dato parere contrario alla proposta di organizzare una classe articolata, costringendo dunque l’Itis ad una scelta drastica, ossia quella di tagliare uno dei due corsi. E’ evidente il ruolo e l’importanza che il settore meccanico e il settore chimico hanno da sempre nella nostra città, essendo ancora oggi il polo siderurgico e quello chimico i due capisaldi dell’economia locale e due irrinunciabili volani per il futuro sviluppo dell’intero territorio. Peraltro la Provincia di Terni si è opportunamente attivata per costituire a Terni un Itis che possa rappresentare un polo di formazione specialistica del settore tecnico industriale, in linea con le esigenze dell’economia locale. La scelta di privare l’istituto di uno dei due indirizzi comporterebbe danni gravi anche per le aziende dei settori interessati, visto che si vedrebbero private di una fondamentale palestra formativa e di un bacino da cui attingere personale adeguatamente qualificato. In un momento di grande difficoltà economica che coinvolge l’intero paese, dovrebbe essere compito delle istituzioni, ivi comprese quelle scolastiche, farsi carico di una politica di attenzione e di salvaguardia delle opportunità, purtroppo poche, esistenti sul piano occupazionale, creando condizioni di vantaggio e di attrazione verso le aziende che operano sul territorio e sono indispensabili a garantire adeguate condizioni di crescita. E’ indubbio che oggi si sia chiamati ad una forte assunzione di responsabilità e in ogni settore pubblico vada adottata una politica di ottimizzazione della risorse, ma qualunque intervento non può tradursi in un taglio indiscriminato che non tenga conto di fattori culturali ed economici che vanno invece assolutamente considerati. E’ necessario dunque avviare tutte le azioni necessarie, adoperandosi nei confronti dell’Ufficio Scolastico Regionale e di tutti i soggetti interessati, per impedire che nell’ambito dell’offerta formativa dell’ITIS di Terni venga cancellato l’indirizzo relativo alla “meccanica” o quello relativo alla “chimica”.
 

 
Pubblicato il 12/06/2012

 

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