Politica / Scelta civica forza politica laica, no a ingerenza religiose, nota di dAntonio
(PTN) TERNI Chi ha votato a Terni per Scelta Civica, anche se purtroppo nessuno degli eletti è ternano e ha legami con questa città, lo ha fatto non per creare lennesimo ambiguo partito di centro moderato, ma per una scelta chiara, laica e riformista. Per un centro rivoluzionario e progressista che guardi allEuropa dei diritti civili e delle opportunità per i giovani. Lo afferma il gruppo consigliare di Scelta Civica a Palazzo Bazzani in merito alle recenti notizie di stampa sulle candidature in seno al partito. Di seguito la nota: In merito alla vocazione di Scelta Civica di individuare a Perugia una candidatura di stampo centrista e cattolica, pur rispettando e ritenendo legittime per il principio di sussidiarietà le scelte fatte a livello locale, per il gruppo consigliare della provincia di Terni, anche interpretando lo spirito degli iscritti ternani, è impossibile non porre una questione identitaria chiara che rischia di compromettere il cammino unitario di Scelta Civica nella nostra realtà. Tantè vero che dichiara il capogruppo Massimo dAntonio - ci si è divisi tra SC e Italia Popolare di estrazione cattolica proprio per questi principi e valori. Ora il problema qui posto non è di poco conto. Il problema è indentitario, perché noi a Terni siamo laici e questi sono i nostri valori di riferimento. Rispettiamo chi ha una provenienza cattolica ma non ci rappresenta. La religione cattolica è una delle religioni che seguono i nostri concittadini, ma non è la sola. Infatti una delle richieste formulate in sede programmatica per una futura alleanza di centrosinistra è che si ridefiniscano i rapporti opachi tenuti dalle passate amministrazioni con le autorità ecclesiastiche locali nel nome di una chiarezza che trova il suo fondamento nel motto cavouriano libera Chiesa in libero Stato. Il gap di modernità sui diritti civili che scontiamo con lEuropa è enorme. Crediamo che siano almeno 20 gli anni da recuperare. Il voto a movimenti come i M5S di una enorme quantità di giovani va in questa direzione, il bisogno di liberare le proprie risorse nella diversità. Infatti uno degli ultimi sondaggi pubblicati sui bisogni primari delle giovani generazioni ci mostra che al primo posto sono le libertà individuali. Prima del lavoro, prima della giustizia e prima della famiglia. Appare assolutamente stonato che Scelta Civica in Umbria che si propone come innovatrice ricalchi i vecchi ed angusti sentieri polverosi della conservazione e moderazione invocando il placet dellortodossia cattolica. Anche perché fortunatamente questo Papa, lo diciamo da laici, è anni luce più avanti sul terreno della modernità. Quindi il confronto indentitario che rischia di far esplodere la neonata Scelta Civica in Umbria non può essere eluso".
Pubblicato il 03/03/2014