(provincia di terni notizie) Amelia, parte sabato prima edizione Sentieri, festival arte contemporanea nel centro storico
AMELIA 26 marzo - Unesposizione collettiva e itinerante nel centro storico di Amelia,e intorno alle antiche mura ciclopiche, con sperimentazioni, laboratori e dialoghi tra arte contemporanea e abitanti. E questo Sentieri, festival di arte contemporanea la cui prima edizione partirà sabato prossimo. Il festival è organizzato dal Centro ricerca arte contemporanea diretto da Claudio Pieroni, con la collaborazione dellassociazione culturale Feng Huang diretta da Luo Guixia e il patrocinio del Comune di Amelia. Si tratta spiegano gli organizzatori - di una mostra per immaginare le tappe di un percorso visivo e simbolico che accomuna, sfiorandole, la memoria e la metafora di viaggi lontani, tra oriente e occidente, tra La Via della seta e la Via Francigena che in questo territorio di orizzonti a perdita docchio, si sono incrociate secoli addietro. Queste tracce Claudio Pieroni, artista visionario e colto, le ha percepite e ha invitato i suoi artisti a ripensare questi segni e a dar loro corpo e immagine. Una proposta artistica, quella di Sentieri, che è uninterpretazione e unattualizzazione di quel ricco tessuto di scambi culturali che si costruiva nei lunghissimi viaggi di pellegrini e mercanti, nel rapporto tra le diversità feconde di lingue, abitudini, riti, comportamenti e che si concretizzerà in un gruppo di ben 33 artisti, tra i quali un gruppo di giovani cinesi, che proprio in questi paraggi hanno condotto precedentemente un laboratorio formativo. I dipinti, le fotografie, i video, le installazioni e le altre opere darte verranno esposti fra i vicoli, negli androni dei palazzi nobiliari che verranno appositamente aperti per loccasione, negli spazi monumentali delle cisterne romane e sui muri di edifici chiesastici sconsacrati. Altre opere saranno invece introdotte nei luoghi in abbandono lungo le strade del centro storico, botteghe chiuse, officine in disuso, magazzini dimenticati. Ambienti disertati spiegano sempre gli organizzatori - da chi ci ha lavorato e vissuto, ma abitati ancora da oggetti, strumenti e suppellettili che ne conservano la memoria e che diventano il sottofondo di esperienze e invenzioni dellarte che ne ribaltano la vicenda identitaria in una dimensione trasfigurante. (ptn 197/18 12.36)
Pubblicato il 26/03/2018