Formazione / Passano in Consiglio le linee dindirizzo per le politiche del lavoro, biennio 2010/2011
(PTN/MC) TERNI Il Consiglio provinciale di Terni ha approvato con 13 voti favorevoli della maggioranza e 1 contrario del Pdl le linee dindirizzo per le politiche attive del lavoro riferite al biennio 2010-2011. Illustrando i programmi definiti dalla giunta, lassessore alle Politiche formative e del Lavoro Fabio Paparelli ha fatto riferimento al contesto di difficoltà generale dal punto di vista economico e produttivo nel quale è inserita anche la provincia di Terni e per il quale lamministrazione è impegnata con misure e sforzi finalizzati a contrastare la crisi e sostenere la ripresa. Fra le novità più importanti ci sono gli orientamenti riferiti al sostegno alle aziende insieme ai nuovi prodotti formativi a favore delle attività sane, di nuovo avvio e artigiane. Per queste è prevista la possibilità di un periodo di formazione al massimo per 6 mesi con un monte ore fino a 80 e un massimo di 6 giovani con la facoltà poi di procedere ad assunzioni attraverso le tipologie contrattuali previste. Punteremo con insistenza sui tirocini formativi in azienda ha dichiarato Paparelli modificando limpostazione precedente e diminuendo il ricorso ai bonus ai quali verranno destinate il 20% delle risorse, mentre l80% sarà per i tirocini. Una particolare attenzione verrà poi riservata alle fasce deboli e alla verifica delladempimento da parte delle aziende delle prescrizioni previste dalle leggi vigenti. Nella programmazione generale ha aggiunto lassessore gioca un importante ruolo il fatto che una consistente fetta delle risorse inizialmente previste per le politiche attive del lavoro sia stata dirottata alla cassa integrazione in deroga. Fattore questultimo che indebolisce lazione degli enti nel settore specifico. Lassessore ha poi rimarcato lassenza del Pdl, tranne Gabriella Caronna, al momento del voto in aula, definendo grave che un atto così importante come l'approvazione del documento di programmazione, ampiamente concertato e condiviso, sia stato snobbato dal centro destra. Da apprezzare ha concluso lassessore latteggiamento dellUdc che ha annunciato la sua astensione. Massimo dAntonio (Udc) ha giudicato positivamente limpostazione della Provincia nel riprendere in mano la materia delle attività formative e della gestione delle agenzie. Ci asteniamo dal voto ha detto dAntonio perché ci sembra che abbia prevalso il buon senso. Esprimiamo forti perplessità ha invece affermato la Caronna sulla ripartizione dei pochi fondi disponibili, sulla mancata tutela delle fasce deboli e sul recupero della dispersione scolastica. Occorre la liberalizzazione del collocamento perché si risparmierebbero soldi e si cesserebbe di mantenere strutture che fino ad oggi sono apparse soprattutto votate al controllo politico del territorio.
Pubblicato il 13/07/2010