Politiche del lavoro / Presentati stamattina gli indirizzi per la formazione e le politiche attive del lavoro 2010-2011. Le azioni della Provincia per i disoccupati e i cassintegrati
(PTN/MC) TERNI Sono stati presentati stamattina in Provincia i dati relativi al piano di formazione 2010/2011 e alla gestione della cassa integrazione in deroga. Il presidente della Provincia Feliciano Polli e lassessore alle Politiche Formative e del Lavoro Fabio Paparelli hanno illustrato gli interventi in atto e quelli in programma per le politiche attive del lavoro e per il sostegno ai lavoratori soggetti agli ammortizzatori sociali in deroga per via della crisi in atto. A causa infatti delle difficoltà economiche e della decisione del governo di destinare le risorse del Fondo Sociale Europeo per gli ammortizzatori sociali in deroga saranno utilizzabili per politiche attive del lavoro solo un milione e mezzo circa di euro sullasse occupabilità a partire dal gennaio 2011 e solo 620.000 euro circa per lasse inclusione sociale a sostegno delle fasce deboli. Le risorse relative agli assi adattabilità e capitale umano non sono invece programmabili in quanto interamente destinate agli ammortizzatori in deroga. Per quanto riguarda la gestione della cassa integrazione e della mobilità in deroga, al momento sono 1.516 le aziende autorizzate dalla regione ad usufruire degli strumenti previsti. Il Centro per lImpiego di Terni alla data odierna ha già avviato a formazione circa 175 lavoratori al fine di rendere loro possibile la prevista integrazione al reddito. I servizi resi ai cassintergrati e alle aziende vengono erogati attraverso colloqui individuali o di gruppo di orientamento, per i lavoratori cosiddetti sotto-soglia (ossia in cassa integrazione per meno di 60 ore lavorative mensili), mentre per i lavoratori sopra-soglia sono previsti percorsi formativi a cura delle agenzie aggiudicatarie delle gare previste con bando regionale. Secondo le attuali previsioni delle aziende in crisi della provincia, il Centro per lImpiego di Terni dovrà dunque gestire circa il 40% dei 1.204 lavoratori e 128 aziende autorizzate, mentre quello di Orvieto il 40% circa dei 312 lavoratori e 47 aziende. Il dato dellamministrazione si inserisce nel contesto provinciale la cui percentuale di ammortizzatori sociali rispetto alla regione pesa per il 17,9% (Perugia 82,1%), ciò a causa della differenza dei tessuti produttivi provinciali che vedono la presenza nel ternano di un alto n. di grandi imprese e multinazionali che già hanno utilizzato nel 2009 in modo consistente la cassa integrazione ordinaria (+ 400% solo nel 2009). Per quanto riguarda il totale dei cassintegrati in provincia di Terni, il 64,1% sono uomini e il 35,9% donne. I due principali settori colpiti dalla crisi sono quelli dei servizi alle imprese (35,3%) e della metalmeccanica (26,4%), seguiti dal tessile-abbigliamento (9,5%) ed edilizia (8,1%). Sulla base del documento proposto dallassessore Paparelli e approvato dal consiglio provinciale nellultima seduta, il milione e mezzo di euro per lasse occupabilità e i 600.000 euro per linclusione sociale, disponibili dal gennaio 2011 verranno utilizzati per lerogazione di tre prodotti di politica attiva del lavoro. La misura segna uninversione di tendenza rispetto alla programmazione precedente a favore delle borse lavoro con assegno mensile (work experience con percorso formativo in azienda) per i disoccupati e che hanno dato negli anni un ottimo riscontro dal punto di vista occupazionale (oltre il 50% dei tirocinanti ha avuto nellultimo triennio un contratto di lavoro successivo allesperienza). Per quanto concerne i bonus e lattivazione dei corsi di formazione presso i Cfp di Terni, Narni e Orvieto, è stata effettuata di concerto con i sindacati e le associazioni di categoria, unanalisi puntuale dei bisogni formativi del tessuto produttivo provinciale, condotta attraverso un questionario elaborato dalla Provincia e distribuito alle imprese tramite le associazioni di categoria. Ciò consentirà lerogazione di bonus formativi in modo tale da recuperare il gap tra domanda e offerta formativa, supportando le aziende in maniera più efficace nelluscita dalla crisi. Per lanno in corso i residui delle risorse 2007/2008/2009 vengono utilizzati per la sperimentazione di un nuovo prodotto di politica attiva del lavoro, il cui bando è stato emanato nei giorni scorsi. Tale bando, rivolto ai disoccupati e alle aziende virtuose e di nuova costituzione, offre la possibilità di attivare un percorso che prevede un periodo di formazione teorica breve per i disoccupati e unesperienza pratico-formativa in azienda per la durata di sei mesi, cui dovrà far seguito unassunzione a tempo indeterminato o a tempo determinato per almeno due anni. Al tirocinante è riconosciuto un assegno mensile di frequenza pari a circa 800 euro mensili. Novità importanti sono state introdotte anche per i Centri di Formazione dove, accanto ai tradizionali corsi, confermati dallanalisi dei bisogni formativi, si punterà infatti anche su settori innovativi. E in via di definizione la possibilità di conferma per i giovani dai 14 ai 16 anni dellassolvimento lobbligo scolastico, attraverso percorsi immediatamente professionalizzanti erogati dai Centri di formazione Professionale. Per il diritto dovere è stata ampliata fino a 25 anni la fascia di età per i giovani che non hanno ancora conseguito un diploma di partecipare ai corsi triennali erogati. Lobiettivo è quello di mettere in campo una forte azione di recupero della dispersine scolastica ed il conseguimento di una qualifica immediatamente spendibile sul mercato del lavoro. Lapprovazione degli indirizzi e del piano sopra descritto ha affermato lassessore Paparelli nel corso della conferenza stampa - è stata possibile grazie ad unampia e forte concertazione con le associazioni di categoria, e i vari soggetti interessati, che sono state direttamente coinvolte nella programmazione degli interventi formativi sulle reali esigenze del mercato del lavoro. Ci muoviamo ha detto il presidente della Provincia - in un quadro di difficoltà dal punto di vista delle risorse. Il governo ha infatti destinato i fondi del Fse alla cassa integrazione e alla mobilità in deroga. Questo ha creato difficoltà per le politiche attive ma non ci ha impedito di essere ugualmente incisivi. Grazie ad una forte concertazione con tutte le categorie interessate riusciamo infatti a mettere in campo un importante programma di sostegno alle imprese e ai settori che meglio possono traguardare il futuro del nostro territorio". Su input del presidente la Provincia sta dedicando particolare attenzione in questi mesi alla valorizzazione del settore dellartigianato artistico attraverso la promozione di un bando regionale in corso di svolgimento che prevede la possibilità per i giovani di effettuare esperienze formative retribuite presso gli artigiani del settore e la valorizzazione della figura della professionalità del maestro artigiano.
Pubblicato il 19/07/2010