Politica / “Nominare un commissario per l’Onat”, nota di Cerquaglia (Psi)

 
Zefferino cerquaglia 1
(PTN/MC) – TERNI – Sulla vicenda riguardante i vertici della Comunità montana Onat, Zefferino Cerquaglia (Psi), anche in veste di delegato del Comune di Avigliano Umbro alla Onat e di vice presidente dell’Unione Province dell'Umbria, ha rilasciato la seguente nota: “L'ennesima fumata nera sulla elezione del presidente e degli organismi della Comunità montana dell'orvietano-narnese-amerino-tuderte spinge ad una riflessione su questo ente e sul futuro delle Comunità Montane in Umbria. L’Onat è nata malcomposta e non è facilmente governabile. Ne è altra manifestazione l'impossibilità di eleggerne gli organi e nel frattempo continua la precarietà organizzativa e finanziaria. La Regione Umbria, anche attraverso iniziative di modifica di norme nazionali deve assumere decisioni di grande innovazione sia per il futuro di personale in servizio e delle competenze proprie delle C.M., sia per una questione di riordino effettivo che vada alla riduzione dei costi della politica e della pubblica amministrazione sia per un più coordinato esercizio delle funzioni di difesa del suolo e di programmazione e attuazione degli interventi di gestione del territorio. Le dichiarazioni programmatiche della Presidente Marini privilegiano le assemblee elettive, quindi province e comuni, e pertanto in questa direzione va attuato un processo di riforma delle Comunità Montane in Umbria. Altre soluzioni, quali creazioni di,agenzie regionali, ecc, perpetuerebbero una frammentazione istituzionale ed un costo ulteriore sia per gli enti sia per i cittadini che ogni giorno hanno necessità, nelle attività private e nelle aziende, di un minor numero di punti di riferimento per le risposte utili anche in tema di gestione del territorio. Occorre evitare ogni forma di un neo centralismo. In tempo di federalismo non si può passare dal centralismo romano a quello perugino. Pertanto è ora necessario nominare un commissario alla Onat e contestualmente procedere ad un concreto, rapido ed effettivo riordino istituzionale affidando, secondo criteri di affinità con i servizi già svolti, le competenze, il personale e le risorse ai Comuni e alle Province dell'Umbria”.
 

 
Pubblicato il 20/09/2010

 

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