Caccia / Beco su comitato Montecastrilli: “Bene la condivisione dei progetti, ma il piano per l’autosufficienza è opera della Provincia e frutto del lavoro congiunto”

 
beco nuova braccia conserte
(PTN/MC) – TERNI – L’assessore provinciale alle Politiche venatorie Filippo Beco è intervenuto stamattina sulla questione riguardante i progetti per la realizzazione dell’autosufficienza nella produzione di selvaggina e le prese di posizione del comitato di cacciatori di Montecastrilli, precisando quando segue: “Prendendo atto del positivo giudizio del responsabile del comitato a proposito degli impegni di Regione e Provincia di Terni e ricordo al signor Gonnella che la strada dell’autosufficienza di selvaggina per le specie lepri e fagiani in particolare è stata intrapresa da questa amministrazione provinciale su proposta dell’assessorato provinciale all’inizio del mandato. Si è trattato di un lavoro d’equipe portato avanti dai tecnici di Palazzo Bazzani ala programmazione faunistica, dall’Atc n. 3 che gestisce la caccia sul territorio provinciale e dalla Comunità montana dell’Alto Tevere. Tutto ciò ha consentito di presentare in Regione un progetto finanziato per 200.000 euro finalizzato ad ampliare e rendere quello di San Vito, nel comune di San Venanzo, un centro di produzione per fagiani che possa soddisfare le richieste dell’intera regione. Poter contare su una selvaggina autoctona e di pregio significa qualificare il nostro territorio. A questo si stanno unendo progetti ambientali e territoriali che vedono la partecipazione e condivisione del mondo agricolo il quale ha dato la sua ampia disponibilità. Con l’assessore regionale Cecchini, oltre che accomunarci la stessa sorte politica, dato che dal Comitato erano state chieste le dimissioni di entrambi, ci unisce il metodo di lavoro. Un metodo che vede pieno coinvolgimento di tutto il mondo venatorio. Sempre con la Cecchini si è valutata l’opportunità di poter utilizzare il Psr (Piano di sviluppo rurale) anche per miglioramenti ambientali che favoriscano l’attività venatoria. Fra questi politiche di forestazione, culture a perdere, piantumazione di essenze. Naturalmente il tutto si può realizzare solo attraverso una collaborazione e partecipazione attiva e motivata da passione e senso di responsabilità. Il Piano faunistico provinciale attualmente in atto è un’occasione importante non solo per verificare lo stato del nostro territorio in materia faunistica ma anche per iniziare un percorso informativo e formativo per tutti coloro che voglio gestire un patrimonio unico da tutelare e salvaguardare. In questi giorni si sta tenendo a Palazzo Bazzani un corso di formazione per guardie giurate venatorie volontarie mentre a febbraio riprenderanno i corsi per l’abilitazione alla selezione dei cervidi e al contenimento delle specie critiche. La tradizione venatoria ternana unita ad una corretta formazione e informazione e a uno spirito di collaborazione e partecipazione non mancherà di dare soddisfacenti risultati a tutti gli appassionati”.
 

 
Pubblicato il 10/12/2010

 

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