Ambiente / BENE PERUGIA E TERNI PER SOSTENIBILITA' RAPPORTO LEGAMBIENTE, MA CI SONO LUCI E OMBRE

 
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(PTN) - TERNI - Con il quinto posto di Perugia e il 13esimo di Terni, i due dei capoluoghi umbri risalgono la classifica della sostenibilità ambientale delle città italiane di medie dimensioni nella diciassettesima edizione di Ecosistema urbano, il Rapporto annuale di Legambiente, Sole 24 Ore e Ambiente Italia. In un comunicato, Legambiente parla di "risultato positivo", facendo rilevare però che "se dalla lettura della classifica si passa al dettaglio dei singoli indicatori emerge che rispetto agli anni precedenti non ci sono stati significativi cambiamenti per la sostenibilità ambientale dei due capoluoghi umbri. Anzi i principali problemi vengono sostanzialmente confermati". Un "positivo miglioramento", il rapporto di Legambiente lo segnale "per la qualità dell'aria sia per Perugia che Terni tanto da far conquistare a Terni il primo posto per il dato contenuto di NO2 media e a Perugia il secondo per la diminuzione nell'ultimo anno del PM10". Migliore la qualità del trasporto pubblico a Perugia con 146 viaggi/ab/anno (5 posto) e 40 km/ab/anno (7 posto) rispetto a quella di Terni con 43 viaggi/ab/anno (30 posto) e 28/km/ab/anno (22 posto). Positivo per entrambe anche il dato per le politiche innovative di mobilità sostenibile con presenza di autobus a chiamata, parcheggi con interscambio bici e bike sharing. Sia Perugia e Terni rimangono al palo invece per la gestione dei rifiuti attestandosi rispettivamente al 35,2% e al 33% di raccolta differenziata e con un'alta produzione procapite di rifiuti per Perugia (713 Kg ab/anno). Maglia nera alle città umbre per il numero di autovetture circolanti: 69 auto/100 abitanti per Perugia (43 posto) e 65 auto/100 abitanti per Terni (35 posto). Per i consumi energetici domestici Terni (al 3 posto con 993 kWh/ab) più virtuosa di Perugia (al 22 posto con 1156 kWh/ab). Ad alti consumi idrici (147,3 l/ab/gg a Perugia con il 13 posto e 139,9 l/ab/gg a Terni con il 9 posto in classifica) corrispondono anche alte perdite di rete (30% a Perugia con il 20 posto e addirittura 44% a Terni con il 37 posto) e la necessità di interventi nella rete di depurazione visto che nella classifica Perugia si ferma al 33 posto con l'86% di abitazioni servite e Terni al 27 posto con il 90% di abitazioni servite. "Al di là della posizione in classifica - ha dichiarato Alessandra Paciotto, presidente di Legambiente - se si vanno a guardare i dati di Perugia e Terni, salta immediatamente agli occhi che non ci sono sostanziali variazioni rispetto al 2010. Questo in Umbria come nel resto d'Italia. Le città sono praticamente ferme e questo perché le amministrazioni locali hanno paura di cambiare passo e di imboccare con determinazione la strada del cambiamento ma anche perché mancano serie politiche a livello nazionale". (ANSA).
 

 
Pubblicato il 17/10/2011

 

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