Sanità / Cresce il randagismo nel ternano, firmato il protocollo dintesa per battere il fenomeno dellabbandono dei cani
(PTN) TERNI Più prevenzione, maggior numero di microchippature, più impegno nel coordinamento delle attività da parte delle istituzioni e innalzamento della cultura delladozione. Sono queste le azioni salienti contenute nel protocollo dintesa contro il randagismo firmato e presentato stamattina alla stampa nella sala del Consiglio provinciale da Provincia e Comune di Terni, Corpo Forestale dello stato, Asl, Ordine dei medici veterinari e Wwf. Lassessore provinciale allambiente Fabrizio Bellini e quello alla Caccia Filippo Beco hanno sottolineato la necessità di passare dalle belle parole ai fatti concreti, rimarcando il ruolo delle istituzioni nella riduzione del fenomeno del randagismo. Un fenomeno molto preoccupante e in crescita come è stato ricordato stamattina anche attraverso i dati. Dal rapporto Usl 2 Umbria, il gap esistente tra il numero di cani catturati e restituiti ogni anno è di circa il 30%. La stima del 2012 parla di circa 6.000 cani randagi nel territorio provinciale di Terni. Tutto ciò implica un aumento progressivo del numero dei cani randagi ricoverati presso i canili e i rifugi pubblici e in quelli privati convenzionati. Ogni cane costa in media 1.000 euro allanno ha spiegato il dirigente del servizio veterinario dellAsl Roberto Giannelli nei canili ce ne sono attualmente circa 1.700. Giannelli ha anche reso noto che lAsl ogni anno esegue circa 1.000 sterilizzazioni e che organizzerà alcune giornate di microchippatura gratuita per sensibilizzare sul problema, ha spiegato Giannelli. La Provincia di Terni sarà il soggetto coordinatore delle azioni e degli interventi previsti dal protocollo con la Polizia provinciale che interverrà nel controllo del randagismo nellambito dei compiti istituzionali in materia di attività venatoria e del controllo del territorio extraurbano. Dal rispetto degli animali hanno affermato Bellini e Beco si misura anche il livello di civiltà di una comunità. Proteggere i cani e gli animali da affezione in genere ha un valore sociale, sanitario ed economico perché riduce i costi per gli enti pubblici e quindi per i cittadini. Molto positivo anche il giudizio dellassessore comunale Luigi Bencivenga. Il problema del randagismo a Terni è molto presente ha dichiarato - occorrono controlli e regole certe, per questo il protocollo firmato stamattina è un elemento di grande valore e significato. Francesco Paolo di Dio, vice comandante del Corpo Forestale di Terni, ha reso noto che si stanno consegnando gli ultimi 6 lettori di microchip alle stazioni presenti sul territorio provinciale. Questo consentirà di completare la rete di monitoraggio in tempo reale con un migliore efficentamento del sistema e un risparmio di denaro. Danilo Serva, presidente dellOrdine dei Veterinari di Terni, ha sottolineato il ritardo culturale che ancora esiste sul problema del randagismo ed ha giudicato positivamente il nuovo coordinamento istituzionale. E fondamentale ha aggiunto Maria Candiotti del Wwf perché il volontariato ha bisogno assoluto di un soggetto istituzionale che possa gestire e coordinare i tanti volontari che ogni giorno prestano la loro opera sul fronte del randagismo, che a Terni e territorio assume dimensioni molto preoccupanti.
Pubblicato il 25/06/2013