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La “Scarmigliata” è il nome con cui venne chiamata la colubrina posta in cima alla torre più alta
della Rocca fatta erigere a Narni, alla fine del XIV secolo, dal cardinale Egidio d’Albornoz
(Cuenca, 1310 – Viterbo, 1367) come segno manifesto del potere papale ed è il monumento che, più
di ogni altra costruzione architettonica, simboleggia, anche grazie alla propria posizione, la località
umbra e il suo territorio. Claudio Regni traccia sommariamente la storia dell’Umbria dai primi del
Trecento fino alla riconquista albornoziana, Paolo Leonelli si dedica invece alle specificità
architettoniche della fortezza mentre Bruno Marone s’addentra in un percorso in cui s’intersecano
memoria privata e collettiva, di Bruno Marone.
Il catalogo è arricchito dei contributi fotografici di Alberto Bravini, Sergio Coppi, Emanuela Petrini,
Marco Santarelli, Stefano Svizzeretto, chiamati a cogliere, ognuno con la propria sensibilità, le
singolari atmosfere che quelle pietre riescono ancora, nella loro imponenza, ad emanare.