Le Provincie, nell'ordinamento costituzionale vigente, hanno assunto un più specifico ruolo di "Enti di programmazione di area vasta", con l'attribuzione di maggiori e nuove responsabilità e competenze nell'ambito dello sviluppo locale.
Da qui l'esigenza di adeguare gli strumenti di programmazione al fine di favorire, nell'ambito delle proprie competenze, una crescita equilibrata del territorio provinciale.
Il Piano di sviluppo socio-economico è stato elaborato con il contributo del Consiglio Nazionale dell'economia e del lavoro, acquisendo altresì suggerimenti e proposte derivanti dalle fase di partecipazione che ha coinvolto le Autonomie Locali e le forze sociali.
Il Piano è stato concepito come uno strumento dinamico che si adatta alle dinamiche economiche nazionali ed internazionali.
Esso vuole favorire, nel sistema economico della provincia, i fattori di integrazione, innovazione e sostenibilità per giungere a livelli di produzione diversificata ed a più alto valore aggiunto.