(provincia di terni notizie) Centro impiego, presidente Lattanzi: Pagamento costi utenze e sede spetta per legge a Comuni, anticipo risorse da parte Provincia non in regola e non più sostenibile
TERNI 7 gennaio Ci siamo assunti, con un ulteriore atto di responsabilità, il compito di assicurare il proseguimento dellattività del centro per limpiego (oggi Arpal Umbria, ndr), nonostante da tempo non fosse più nostra competenza, ma la situazione, così comè oggi, non può durare più a lungo. Lo dice il presidente della Provincia di Terni, Giampiero Lattanzi, che porta alla luce la questione legata al pagamento delle utenze e della sede del centro per limpiego di Via Annio Floriano a Terni. Per legge spiega il presidente Lattanzi i costi dellArpal devono essere a carico dei Comuni dellambito di riferimento e non della Provincia. Il nostro ente, come noto, è stato privato, dalla legge Delrio, di questa funzione con il personale e le deleghe passate alla Regione Umbria. Come già stabilito dalla legge nazionale 28 febbraio 87, n.56, i costi delle strutture sono previsti a carico dei Comuni e gli stipendi a carico invece dellagenzia regionale Arpal. Noi come Provincia abbiamo continuato ad anticipare le spese fisse per il 2019 al fine di evitare linterruzione delle prestazioni in base ad una convenzione con Arpal Umbria in virtù della quale lente regionale ci ristorna le spese sostenute. Ma questa dinamica finanziaria è molto lenta e soprattutto non è in linea con la normativa, tenendo a che conto della situazione economica della Provincia di Terni. E tempo ormai che i Comuni e gli altri enti interessati facciano la loro parte. A tale proposito la Provincia ha già invitato Comune di Terni, Regione Umbria e Arpal ad incontrarsi con i proprietari dei locali per stabilire le modalità di subentro o eventuale rilascio dei locali di Via Annio Floriano. Per quanto ci riguarda conclude Lattanzi -, proprio per non interrompere un pubblico servizio, di evidente importanza, come quello legato al lavoro, tema di strettissima attualità in tempi di crisi, abbiamo deciso di continuare il pagamento dei costi ma solo fino a fine gennaio, dopo di che saremo costretti ad interrompere e a demandare la questione agli enti che per legge ne sono competenti. (ptn 1/20 14.07)
Pubblicato il 08/01/2020