(provincia di terni notizie) Amelia, dedicate a Micheletti iniziative Giorno del Ricordo

 
amelia, mura tricolori 2019
AMELIA – 6 febbraio – Saranno dedicate quest’anno alla figura del medico di origini narnesi Geppino Micheletti le iniziative per il Giorno del Ricordo ad Amelia. L’amministrazione comunale ha infatti organizzato per il 15 febbraio all’auditorium di Sant’Agostino, dalle 17 e 30, un appuntamento per onorare il medico che riuscì a salvare tante vite umane subito dopo l’esplosione delle mine marine sulla spiaggia di Vergarolla a Pola. All’iniziativa ci sarà anche Grazia Micheletti, discendente del medico chirurgo, oltre al sindaco di Amelia, Laura Pernazza, a Toni Concina, vice sindaco del libero Comune di Zara, Claudio De Angelini, vice presidente dell’associazione per la cultura di Fiume, Istria e Dalmazia e il giornalista Salvatore Dama che farà da moderatore. Anche quest'anno ad accompagnare le cerimonie del Giorno del Ricordo ci sarà l'illuminazione delle mura ciclopiche con fari di colore bianco, rosso e verde ad omaggiare la bandiera nazionale italiana. La figura di Geppino Micheletti è legata all’episodio delittuoso dello scoppio di alcune cariche esplosive marine che nella domenica del 18 agosto del 1946 sulla spiaggia di Vergarolla fecero molti morti e feriti. Micheletti dovette intervenire per operare centinaia di feriti per quella grande esplosione, che oltre a procurare più di cento morti, dilaniò tantissimi giovani presenti quel giorno sulla spiaggia per celebrare un evento sportivo e festoso e che invece si tramuto in un’immane tragedia. Micheletti, mentre operava senza tregua le persone coinvolte nell’esplosione, dovette vivere anche una grande disgrazia personale, poiché tra i corpi dilaniati riconobbe prima quelli di un suo figlio ormai deceduto, poi dell’altro ancora in vita, ma irreparabilmente compromesso ed a cui dovette anteporre la salvezza di altri feriti che potevano essere ancora salvati. Nonostante avesse perso nell'esplosione i figli Carlo e Renzo, di 9 e 6 anni, oltre al fratello e alla cognata, per più di 48 ore consecutive non lasciò il suo posto di lavoro fino alla cessazione dell’emergenza. Soltanto dopo si recherà a casa a consolare l’affranta madre dei suoi bambini, Iolanda Nardini, deceduta a Trieste nel 2007 all’età di 99 anni. (ptn 68/20 13.30)
 

 
Pubblicato il 07/02/2020

 

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