Sociale / Provincia e Assos per l’Uganda, il racconto dei giovani volontari in missione ad Oluko: “Un’esperienza straordinaria”

 
i ragazzi di oluko
(PTN/MC) – “E stata un’esperienza indimenticabile che segna la vita e ti fa vedere un mondo completamente diverso da quello in cui vivi”. Questo è ciò che hanno detto in sostanza i giovani che hanno svolto gli stage ad Oluko, in Uganda, promossi dalla Provincia di Terni tramite un bando ed organizzati dall’associazione Assos. Alla presenza dell’assessore provinciale alle Politiche sociali Marcello Bigerna e del presidente Assos Mario Gallini, i ragazzi hanno raccontato stamattina nella sala del Consiglio provinciale l’esperienza vissuta per 15 giorni nel piccolo villaggio subsahariano. “Ad Oluko – ha raccontato Francesco Gentileschi – abbiamo avuto modo di confrontarci con una realtà totalmente diversa dalla nostra che ci ha fatto riflettere e ci ha insegnato tanti valori. Bello è stato l’impatto con le persone e l’atmosfera in un ambiente incontaminato e meraviglioso dove i tempi dell’uomo sono rallentati e dilatati rispetto ai nostri”. “E’ stato un bellissimo regalo che mi sono fatta per la mia laurea – ha detto invece Valentina Sarnari – un’esperienza che mi ha regalato emozioni continue. Quando sono tornata mi sentivo quasi in colpa per le tante cose che avevo. Era come se mi fossi accorta oggi di tutto questo. Lo stage ad Oluko mi ha lasciato dentro qualcosa di nuovo ed è un’esperienza che se potrò ripeterò sicuramente”. “Questo viaggio – ha dichiarato Samuel Crocelli – mi ha fatto capire che forse noi abbiamo troppo. Ad Oluko la gente vive con estrema semplicità, non hanno praticamente nulla, per loro la vita è quella di ogni giorno senza progetti, né programmi, eppure sono felici, lo vedi negli occhi degli adulti, ma soprattutto dei bambini. Tutti hanno un’apertura verso lo straniero eccezionale, ti fanno sentire a casa, ti trattano benissimo e sono sempre sorridenti e calorosi”. “Non hanno niente eppure hanno tutto – ha infine osservato Alessandra Gallini – a loro basta la propria semplicità, il fatto di dover pensare soprattutto al cibo che è la priorità assoluta”. L’assessore Bigerna ha ricordato lo spirito con il quale la Provincia ha emanato il bando per i volontari. “Abbiamo cercato – ha spiegato infatti – di offrire l’opportunità di far vedere la vita sotto un’altra prospettiva. La nostra intenzione adesso è quella di realizzare un video da diffondere nelle scuole per non disperdere il patrimonio di valori accumulato e sensibilizzare i giovani sui temi del volontariato e del sostegno alle popolazioni povere del mondo”. Gallini ha infine ringraziato la Provincia per l’iniziativa ed ha sottolineato il valore degli stage come opportunità di crescita dal punto di vista personale. che hanno svolto gli stage nel villaggio di Oluko. La Provincia di Terni ha finanziato due stage di volontariato per promuovere una cultura della solidarietà e consentire ad alcuni giovani di conoscere direttamente la realtà dei villaggi africani. Il primo stage si è svolto dal 7 al 22 marzo, il secondo dal 21 marzo al 5 aprile. Al primo hanno partecipato Samuel Maria Crocelli, Francesco Gentileschi, Alessandra Gallini e Valentina Sarnari, al secondo hanno invece preso parte Francesca Antonucci, Loris Durante, Leandro Grilli ed Andrea Scopetti. Nel corso delle due settimane di permanenza ad Oluko, i volontari sono entrati a contatto con una realtà assolutamente diversa da quella quotidiana cui sono abituati. Basti pensare che nel villaggio non c’è luce elettrica, l’acqua è quella piovana, alla quale si aggiunge quella di un piccolo pozzo nel quale l’Assos ha impiantato un sistema di prelevamento che sfrutta l’energia solare per la pompa. Le abitazioni sono molto spartane: uno o due letti, una piccola scrivania, una sedia. I bagni sono ubicati a distanza dalle stanze e si riducono ad un water ed una doccia. Il cibo è quello locale, a base di verdure, frutta, carne di animali da cortile, una sorta di polenta fatta con farina di cassava (manioca). Il villaggio di Oluko è prossimo all’Equatore e pertanto tutto l’anno il giorno dura 12 ore, esattamente come la notte. I volontari hanno potuto assistere al prosieguo dei lavori per la realizzazione di un reparto di maternità che si affiancherà al poliambulatorio già presente.
 

 
Pubblicato il 23/05/2011

 

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