Manifatturiero / Le imprese ternane tengono l’urto della crisi, ma chiedono migliore accesso al credito, aiuti per il lavoro e semplificazione. In svolgimento a Palazzo Gazzoli il convegno della Provincia “Risorse manifatturiere e strumenti di policy per una crescita sostenibile nel territorio terranno”

 
Convegno manifatturiero locandina
(PTN/MC) – TERNI – Le imprese ternane tengono sostanzialmente bene l’urto della crisi ma chiedono maggiori sostegni sul mercato del lavoro, il credito e la semplificazione amministrativa. E’ quanto emerge dall’indagine presentata oggi dall’Istituto Tagliacarne nel corso del convegno della Provincia di Terni su “Risorse manifatturiere e strumenti di policy per una crescita sostenibile nel territorio terranno” in svolgimento a Palazzo Gazzoli. Secondo i dati emersi il settore dell’export risulta in crescita con il 28% in più nel 2010 identificando un sistema positivo all’estero più che all’interno dove invece i consumi non aumentano. Le imprese scontano difficoltà nell’accesso al credito sia per le maggiori garanzie chieste dalle banche che per l’aumento del costo del denaro. Sul fronte dell’occupazione il 23,6% delle aziende ha avuto esuberi di personale, il 40% ha proceduto a licenziamenti e il 28% ad ammortizzatori sociali. Le imprese però investono sull’innovazione come fattore di competitività ed è questo uno degli elementi che ha più positivamente inciso nella sfida alla crisi. Il 55% di esse ha infatti investito su innovazione di prodotto e ristrutturazione di azienda per perseguire migliori efficienze. Anche dalla ricerca di Sviluppumbria (su 24 aziende) emerge la volontà delle imprese a puntare su settori innovativi. Sotto questo punto di vista è stata sottolineata la crescita del settore nautico, mentre su bioedilizia e green economy si registra un ruolo attivo delle istituzioni sia come start-up che come committenza. Fra le criticità emerge però ancora una carenza di ricerca in alcuni settori e la necessità di un ruolo protagonista dell’Università nei processi interni di sviluppo. Fra i casi di eccellenza Sviluppumbria ha citato alcune iniziative legate a circa tredici imprese innovative, di cui tre principali, legate all’informatica applicata alle comunicazioni dove precedenti esperienze hanno dato vita ad attività imprenditoriali legate ai settori più moderni. Gli investimenti delle aziende sono stati confermati anche dall’indagine Gepafin svolta sui bilanci di 16 imprese ternane nel triennio 2007/2009. Lo studio conferma che le aziende hanno investito, che hanno lavorato in una logica di integrazione e che nel triennio hanno prodotto un positivo livello di reddito con un fatturato incoraggiante rispetto al centro Italia. Fra le criticità Gepafin ha però messo in evidenza un indebitamento che non è servito a finanziare investimenti ma ad affrontare la gestione corrente. Segue lancio su dichiarazioni e interventi. N.B. INTERVENTI DELL’AD NOVAMONT BASTIOLI E DELLA PRESIDENTE REGIONALE MARINI PREVISTI NEL POMERIGGIO DOPO LE 15.15.
 

 
Pubblicato il 29/06/2011

 

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