
(PTN/MC) TERNI - Sono molto amareggiato e profondamente insoddisfatto dalle decisioni del governo sulle Province. Sono tuttavia convinto che il riordino possa costituire per lUmbria unoccasione per salvaguardare lesistenza delle due Province, condizione irrinunciabile, e per realizzare una riforma endoregionale equilibrata che produca un sistema istituzionale e una pubblica amministrazione efficiente, moderna e meno costosa. Alle Province devono essere affidate le competenze di area vasta che altrimenti rischierebbero di non avere una gestione adeguata. Quanto al sistema elettorale, appare molto singolare soprattutto perché riduce le Province ad organi di secondo livello aumentando in Italia il numero degli enti non elettivi, che è lesatto contrario di ciò che andrebbe fatto per responsabilizzare gli amministratori, rendere gli enti autorevoli e in grado di assicurare decisioni come oggi è necessario fare nel paese a tutti i livelli e consentire la piena partecipazione dei cittadini. Gravissimi sono i tagli previsti dalla spending review per le autonomie e drammatici risultano per le Province che in questo modo rischiano di andare verso il default, anche quelle virtuose come quella di Terni gestita sempre con grande rigore. Appare inoltre contraddittorio il fatto che mentre si riconosce la necessità delle Province, si soffocano finanziariamente attraverso tagli assolutamente insostenibili. La cosa appare ancora più sorprendente se si considera che rimane in gran parte insoddisfatta lesigenza del superamento delle migliaia di società, agenzie, enti e consorzi che rappresentano spesso elementi di confusione, inefficienza e spreco.
Pubblicato il 02/08/2012