Caccia / Inaugurata a Capitone di Narni una nuova voliera di 7.000 mq
(PTN/MC) TERNI E stata inaugurata a Capitone di Narni la nuova voliera a cielo aperto di 7.000 mq per il reintegro della specie fagiano e per la ricostruzione della specie starna. Liniziativa è stata presa dallArci Caccia di Capitone, in collaborazione con la Provincia di Terni e il Comitato di gestione della Zona addestramento cani di Torre di Picchio. A tagliare il nastro è stato lassessore provinciale alle Politiche faunistiche Filippo Beco (nella foto) che ha sottolineato limportanza del progetto. Realizzare una voliera di ampie dimensioni come quella di Capitone ha affermato Beco - è un fatto significativo perché si inserisce perfettamente nelle linee guida dellamministrazione provinciale volte a privilegiare spazi estesi come questi per agevolare la riambientazione dei volatili e la loro capacità di adattamento allambiente naturale. Lobiettivo principale dentro cui si cala la nuova voliera è quello di creare un patrimonio faunistico vero e consistente a servizio dei cacciatori e a tutela della biodiversità. Il responsabile di zona Giorgio Filippucci ha sottolineato limportanza di costruire ed incrementare il numero degli animali in maniera ha spiegato - che larea diventi piena di selvatici i quali espandendosi possano diffondersi sempre più nel territorio libero. Questo consentirà di dare risposte positive ai cacciatori e nello stesso tempo avere una palestra che soddisfi le esigenze dei cacciatori cinofili. Lassessore Beco e i soggetti promotori delliniziativa hanno sottolineato con particolare attenzione il rapporto con i giovani e soprattutto con il mondo della scuola. Questo hanno affermato lassessore, lArci Caccia e il comitato di gestione permetterà di contribuire alla crescita di un rapporto proficuo fra giovani e natura. Il Presidente dellArci-caccia della Provincia di Terni, Giampiero Amici, oltre a rivolgere un plauso alliniziativa, ha ricordato che la legge 157/92 da tanti criticata, è pregna di indicazioni che vanno verso questo impegno costruttivo e non soltanto va salvaguardata, ma addirittura deve essere messa in essere nella sua totalità, per far si di mantenere quanto di vero e serio cè nellarte venatoria in simbiosi con lambiente e lagricoltura. Anche perché i cambiamenti imposti dalla società creano non poche difficoltà al mondo della caccia e se noi non saremo cosi accorti nel trovare le soluzioni ai problemi che automaticamente si formano, la caccia sarà sempre meno capita ed apprezzata. Il presidente locale di Arci Caccia, Francesco Fioravanti, ha illustrato le varie operazioni portate avanti. Partendo dalla considerazione ha sottolineato - di essere vicini ai confini della zona addestramento cani di Torre di Picchio si è deciso, con il comitato interessato, di lavorare perché divenisse sempre più ricca di selvaggina per creare le prerogative per un patrimonio utile a tutti. Ci siamo impegnati per questinverno a far trovare cibo agli animali che da anni ormai costituiscono il patrimonio della zona al fine di avere riproduttori forti e pronti a nidificare e a dare prole nella stagione estiva. Ora, costruendo questa voliera a cielo aperto di circa 7.000 m² finalizzata ad introdurre e incrementare in maniera tecnica la specie fagiano, cerchiamo di creare le condizioni ambientali e alimentari più confacenti a detta specie. Ma la voliera riveste ancora un obbiettivo più importante perché allinterno della stessa verranno costruite delle strutture finalizzate alla riproduzione diretta della specie starna, in numero limitato, ma base essenziale di voli che nascono e sirradiano nella zona e al di fuori di essa, arricchendo il territorio di fauna di sicuro pregio. Inoltre non entrando in competizione con la specie nominate allinterno della voliera verranno lasciate alcune lepri che una volta riprodottesi con lapertura dei cancelli verranno liberate. Certamente portare avanti queste iniziative occorre tanta passione e tanta volontà, ma sono giovani e lavvenire è loro.
Pubblicato il 10/09/2010