Riforme / Approvati dal Consiglio i criteri per la riorganizzazione della macchina provinciale: un ente più snello, meno costoso e più efficiente

 
palazzo bazzani scritta alta nuova
(PTN/MC) – TERNI – Il Consiglio provinciale, dopo un vivace e approfondito dibattito, ha approvato all’unanimità i “Criteri generali per la riorganizzazione degli Uffici e dei Servizi della Provincia di Terni”. Tale importante risultato, è stato sottolineato, è frutto di un lavoro serio e approfondito che ha visto impegnati l’amministrazione, la struttura dell’ente e la Commissione consiliare competente. Gli obiettivi fondamentali sono stati individuati nella riduzione della spesa e nel miglioramento dell’efficacia della macchina pubblica. La nuova Provincia di Terni dovrà inserirsi nel quadro del nuovo Codice delle Autonomie locali ed essere un ente moderno, snello, leggero, ma nello stesso tempo efficiente e di qualità, capace di rapportarsi in modo sempre più diretto e concreto con i cittadini. La riorganizzazione, è detto nel documento approvato dall’assemblea di Palazzo Bazzani, dovrà essere orientata sugli indirizzi politici tracciati dall’amministrazione alla luce delle novità legislative. La riforma prevede un innalzamento dei livelli di efficacia attraverso una crescente qualificazione dei dipendenti e un innalzamento qualitativo degli uffici e dei servizi. La nuova dotazione organica dovrà prevedere la collocazione del personale secondo criteri di effettivo bisogno, di competenze professionali e di scale di priorità delle funzioni da svolgere con una riduzione del numero dei dirigenti anche nel contesto degli obiettivi fissati dal Codice delle Autonomie. Contestualmente verrà aumentato il ruolo e il livello di responsabilità delle posizioni organizzative, mentre il personale sarà chiamato ad un impegno maggiormente flessibile, aperto e disponibile a nuovi percorsi di formazione e allo svolgimento di nuove mansioni e compiti, nell’ottica di un struttura organica circolare in cui tutti si sentano protagonisti. Seguendo tale logica saranno introdotti nuovi concetti operativi che fanno perno su meritocrazia e professionalità, consentendo anche per questa via una riduzione delle collaborazioni esterne. Si procederà inoltre ad una ricognizione puntuale delle risorse economiche attualmente utilizzate per il personale, con l’obiettivo di ridurle e razionalizzarle. Nel frattempo si proseguirà nel blocco del turn over. Nel processo di riforma assumono rilevanza anche internet e la multimedialità. Notevole rilevanza verrà infatti data all’informatizzazione e alla digitalizzazione dell’ente. Si tratta di un processo avviato da tempo dall’amministrazione e che punta a ridurre il ricorso ai supporti cartacei per contenere i costi e velocizzare le procedure e lo scambio di documenti e informazioni. Da questo processo dovrà uscire una Provincia più moderna, più efficiente, meno costosa, maggiormente capace di dialogare con le altre istituzioni su tematiche di area vasta e più vicina a cittadini e imprese. Il dibattito consiliare. Il presidente del Consiglio Andrea Maurelli ha illustrato il documento, rivolgendo un plauso e un ringraziamento a tutti i consiglieri. “Oggi – ha detto - si è dimostrata massima coesione e senso di responsabilità su un argomento di grande importanza. E’ la testimonianza che su tematiche di fondo e di comune interesse l’assemblea lavora in maniera giusta e costruttiva”. L’assessore Domenico Rosati ha illustrato la filosofia di fondo dell’amministrazione, rimarcando l’importanza di una revisione della macchina pubblica per essere in sintonia con il cambiamento. “Introdurremo nuovi modelli anche per la formazione – ha annunciato - perché un ente moderno ha bisogno di personale qualificato e che conosce la macchina pubblica. Purtroppo alcuni vincoli ci peseranno soprattutto sul versante delle assunzioni, ma questo non ci impedirà di mettere in atto una riforma efficace e concreta”. Andrea Sacripanti (Pdl) ha insistito sul concetto di sussidiarietà, “presupposto - ha detto - di un nuovo modello sociale”, auspicando concreta attuazione dei principi approvati. Zefferino Cerquaglia (Psi) ha invece sottolineato il valore identitario delle riforme chiedendo tempi brevi per la loro attuazione, mentre Francesco Abbate (Pdl) ha chiesto di apportare una piccola modifica riguardante un passaggio sul federalismo. “Serve - ha spiegato – per dargli concretezza”. “La nuova classe dirigente – ha riflettuto Roberto Montagnoli (Pd) – deve saper interpretare i cambiamenti e confrontarsi con essi”. Nel dibattito sono intervenuto anche Massimo d’Antonio (Udc) che ha annunciato il voto favorevole e Enrico Masciarri (Pdl) che ha auspicato tempi certi e risultati tangibili.
 

 
Pubblicato il 14/09/2010

 

Istituzione

Aree tematiche

Bandi ed Avvisi

Albo Pretorio

Ufficio Stampa

Progetti Europei

Azione ProvincEgiovani

Progetti FEI

Elenco beneficiari FSE

[C] Il territorio

[D] Servizi al cittadino

Eventi culturali

Diretta streaming

[E] Speciale elezioni (Regionali Umbria 2010)

Archivio Storico

Fototeca

Aree Riservate

Trasparenza, valutazione e merito

UPI Umbria

AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE

Centrale di Committenza

Privacy

Note legali

Archivio Elezioni Consiglio provinciale 2019

Elezioni provinciali 18/12/2021

Benvenuto

Newsletter



Invia ad un amico