Voci del Sacro / Il pianista Antonio Ballista presenta il suo concerto ad Avigliano Umbro per le voci del sacro e lancia un monito: i veri barbari sono coloro che non vogliono valorizzare la nostra cultura
TERNI - Torna lappuntamento di musica natalizia nella provincia di Terni con LE VOCI DEL SACRO che questo fine settimana propone, sabato 18 dicembre, alle ore 18:00, a Giove alcuni capolavori della musica barocca (Corelli, Haendel e Bach) interpretati dagli Harmonices Mundi. Domenica 19 dicembre, alle ore 17:30, ad Avigliano Umbro, Antonio Ballista e Lorna Windsor declineranno il tema del Natale tra musica classica e musica leggera. Verranno presentate canti di Warlock, Ives e Hindemith, una suite sulla natività di Crumb, due famosi corali di Bach e tre indiscussi gioielli sulla Natività di Ravel, Fauré e Debussy. Per finire non mancheranno alcuni capolavori pop tra cui Happy Christmas (war is over)di John Lennon. In questi giorni di polemiche sui tagli indiscriminati alla cultura, il pianista Antonio Ballista, manifesta la sua preoccupazione per la situazione in cui versano le orchestre in Italia e alla domanda su cosa si possa fare per avvicinare il pubblico giovane alla musica classica risponde: Innanzitutto bisogna aumentare per loro le occasioni di ascolto, educandoli fin dalla più tenera età. A differenza di molte altre nazioni, lItalia non ha mai brillato dal punto di vista delleducazione musicale. I conservatori per lustri sono andati avanti in base a programmi che risalgono addirittura allepoca fascista. Oggi poi, mentre allestero , malgrado la crisi, sorgono nuove orchestre, da noi invece si chiudono e i teatri dopera sono in gravi difficoltà. Per non parlare di alcune società di concerti che in mancanza di sovvenzioni sono scomparse. Così tantissimi giovani promettenti non hanno alcun sbocco professionale. Ciò è dovuto da una parte alla esiziale diffusione della mentalità televisiva che identifica limportanza di un evento con le cifre dellaudience, dallaltra alla criminale indifferenza di certi politici a questi problemi. Così ci troviamo nella grottesca situazione di un paese che ha donato nei secoli tesori di musiche straordinarie e interpreti leggendari e non si cura di tenere vivo questo grande patrimonio. Bisogna riconoscere che i veri barbari sono coloro che non sanno e non vogliono proteggere e valorizzare i tesori della propria civiltà. Perciò sono molto grato alla Provincia di Terni per aver finanziato uniniziativa come LE VOCI DEL SACRO, che porta la musica in alcuni dei borghi più tipici dellUmbria. Antonio Ballista, pianista, clavicembalista, direttore dorchestra e insegnante, fin dallinizio della sua carriera si è dedicato allapprofondimento delle espressioni musicali più diverse. Per lui hanno scritto alcuni dei più noti compositori contemporanei, tra cui Berio. Accanto alla carriera concertistica che lo ha visto suonare con le migliori orchestre, diretto da Abbado, Chailly, Muti, Stockhausen e tanti altri. ha effettuato escursioni nel campo del ragtime, della canzone italiana e americana, del rock e della musica da film, sconfinano talvolta nel teatro e in ambiti non rituali per un concertista. A lui chiediamo di illustrare il programma di Avigliano Umbro e il suo particolare approccio alla musica. Come è nato il programma che viene presentato nel concerto di domenica ad Avigliano Umbro? E stata una graditissima richiesta di Fabio Maestri a cui abbiamo aderito con entusiasmo. Finora non avevamo nel nostro repertorio un programma dedicato al Natale e questoccasione ci ha stimolato ad una approfondita ricerca sullargomento. Ne è venuto fuori un programma al contempo popolare e sofisticato, molto festoso ma anche di toccante spiritualità. Come è nata la collaborazione con il soprano Lorna Windsor? Lorna Windsor è unartista di grandissima duttilità in grado di affrontare gli stili e gli autori più diversi. Oltretutto è una musicista coltissima, capace di geniali intuizioni nella compilazione dei programmi. Una collaboratrice ideale per chi, come me, non pone limiti alla propria curiosità e al desiderio di sperimentare ogni genere di musica. I suoi interessi spaziano dalla musica di consumo a quella più colta, come concilia tutti questi generi musicali? Ho sempre considerato le distinzioni di genere in musica utilissime per le enciclopedie ma non certo vincolanti dal punto di vista estetico. Loriginalità e la qualità sono infatti reperibili in qualunque genere di musica. Sono daccordo con il grande Bernstein che tagliava la testa al toro asserendo che esistono solo due generi di musica, quella scritta e quella non scritta. Frequentemente nei miei programmi accanto a pezzi classici si trovano brani di musica cosiddetta di consumo opportunamente arrangiati. Come anche nel nostro programma natalizio.
Pubblicato il 17/12/2010