Le visioni mistiche di Santa Giuliana di Cornillon
di Raffaele Tamiozzo
La prima a formulare una proposta di celebrazione specifica del Corpus Domini fu comunque una suora, Santa Giuliana di Cornillon o di Liegi (1191-1258).
La religione cristiana deve molto alle donne, sia che si tratti di giovinette semplici sia che si tratti di suore che si sacrificano per la fede e la cui personalità, spesso contenuta in strutture fisiche apparentemente fragili e delicate, si impone poi con una forza morale sorprendente, destinata a rimanere imperitura nei secoli: valgano, per tutti, gli esempi di Santa Caterina da Siena, Santa Chiara, e Suor Teresa di Calcutta.
Giuliana aveva dunque avuto ripetute e strane visioni: al momento della preghiera le appariva la luna, raggiante di candida luce, ma mancante sempre di un pezzetto, tagliata da una linea oscura che sembrava deformarla.
All'inizio la suora pensa ad un'illusione, un sogno e non vi presta molta attenzione, ma successivamente la luna torna spesso a mostrarsi, soprattutto nei momenti di più intensa fede e devozione, di estasi. La suora si confida con il suo padre spirituale, con le sorelle più anziane e con altre persone di fiducia, dotte e sante, che la invitano a non dare importanza alla cosa e a dedicarsi ad altro. Giuliana si sforza di agire come le era stato consigliato, ma invano; le visioni si ripetono.
Finalmente, due anni dopo la prima apparizione, un raggio di luce dissipa le sue ansie e Giuliana intuisce che la luna, tante volte veduta, è proprio la Chiesa Militante
, per la quale Dio aveva stabilito che venisse istituita una festa da celebrarsi con somma religiosità da tutti i fedeli in onore della origine e della istituzione della Santa Eucarestia, considerato che il giorno in cui si celebrava l'Ultima Cena la Chiesa era intenta a celebrare anche altri misteri (la Passionee - come abbiamo visto - la consacrazione dei sacri olii).
La competente commissione ecclesiastica, della quale faceva parte anche l'arcidiacono di Liegi, Jacques Pantaléon, valutò con molta attenzione le visioni e ritenne di condividerne l'interpretazione offerta dalla stessa Giuliana e di appoggiare la sua richiesta. Infatti, nel 1246 il vescovo di Liegi decretò la festività per l'intera sua diocesi e nel 1252 il nunzio apostolico délla Germania occidentale la estese a tutto il territorio di sua competenza.
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