Le tradizioni celebrative del Corpus Domini in Italia

 

di Raffaele Tamiozzo

Ma delle varie usanze che caratterizzano la festività del Corpus Domini ci piace ricordar ne alcune prettamente italiane.La processione del Corpos Domini che si svolge a Orvieto risale all'anno 1337 e si è arricchita nel corso dei secoli sino a diventare una spettacolosa sfilata di oltre trecento personaggi che rappresentano il potere civile, la forza militare e l'autorità religiosa del libero Comune; i quartieri costituiti dai vari rioni, in cui era allora divisa la città, offrono alla processione variopinti figuranti con tamburini, trombettieri, portatori di ceri, sbandieratori vessilli e vessilliferi. Quella di Orvieto è senz'altro una delle più ricche é sfarzose grazie alla sua grandiosità, ai costumi che vengono sfoggiati, veri e propri pezzi da museo, e alla musica delle bande che la accompagna. A1 centro della processione campeggia la protagonista, la sacra reliquia del corporale insanguinato.
A Brindisi al centro della processione viene posto un cavallo bianco parato, cioè ricoperto di splendide coperte, in ricordo di un episodio che risale al XIII secolo quando San Luigi, re di Francia, tornando dalla crociata su una nave che portava l'Eucarestia, venne sorpreso dalla tempesta; scampato alla furia degli elementi, il re riuscì ad approdare nei pressi della spiaggia di Torre cavallo, in un luogo che dista circa tre chilometri da Brindisi. Preoccupato per l'Eucarestia, mandò a chiamare il vescovo che arrivò in sella ad un cavallo bianco. Istituita dopo qualche anno la festa del Corpus Domini, i brindisini decisero di celebrarla ricordando l'evento con la processione del cavallo bianco, che percorre l'itinerario tradizionale recando il Santo Tabernacolo sulla groppa; per l'occasione si drappeggiano i balconi e la folla lancia sul corteo una pioggia di fiori.
Una delle più originali feste del Corpus Domini è quella di Campobasso. La processione che ivi si svolge risale al XIII secolo, quando cominciarono a sfilare quadri viventi che trasportati a braccia su barelle di legno dagli stessi fedeli, rappresentavano scene della vita di Cristo o dei santi più venerati nella città. Attualmente sfilano in processione le cosiddette Macchine dei Misteri, straordinarie per eleganza e leggerezza, nate in epoca più tarda, nel XVIII secolo, ad opera dell'ingegno dello scultore Paolo di Zinno di Campobasso che, su commissione delle confraternite locali, aveva avuto l'incarico di eliminare un inconveniente che spesso si verificava durante la processione: infatti la eccessiva instabilità delle barelle finiva per provocare incidenti incresciosi. Di Zinno realizzò una armatura verticale, destinata a reggere dei bambini su sapienti diramazioni, mentre alla base si sarebbero collocati gli adulti; questa armatura, costruita in una lega particolarmente leggera di metallo fuso, era camuffata abilmente con un cero o con pesanti armature, a volte con un altare o addirittura con un vulcano; i Misteri progettati all'origine erano ventiquattro, ma sei non ressero alla prova e sei andarono perduti durante il terremoto del 1805. I dodici rimasti sfilano tutt'oggi e rappresentano: Sant'Isidoro, patrono dei contadini (il santo è rappresentato sotto una enorme face sorretta da un angelo e contornata da altri due); San Crispino, patrono dei calzolai (assorto a contemplare tre angeli che gli mostrano una spada, una palma e una corona); San Gennaro (sulle nuvole, attorniato da tre angeli mentre ai suoi piedi sono rappresentati il Vesuvio e il fiume Sebeto, impersonato da un vecchio dalla lunga barba che tiene una pala nella destra e un vaso rovesciato); Abramo (al quale un angelo librato in cielo trattiene la spada che sta per vibrare su Isacco); Maria Maddalena (sorretta da angeli davanti all'altare dove officia San Massimo); Antonio Abate (che dall'alto di una nuvola resiste alla tentazione di una fanciulla, mentre un demonio fischia e la lusinga o cerca di farla ridere); 1'Immacolata Concezione (che si libra nel cielo con un volo di cinque angeli a farle da corona); San Leonardo (patrono della diocesi e dei carcerati, che dall'alto di una nube viene in soccorso di due prigionieri); San Rocco (che, sovrastato da un angelo, guarisce un appestato); l'Arcangelo Michele (che caccia i diavoli con la spada sguainata e li precipita nell'Inferno, rappresentato dalla bocca spalancata di un drago); la Vergine Assunta(che,accompagnata da due angeli, vola in alto); infine San Nicola di Bari (che restituisce ad una famiglia il figlioletto rapito dai corsari: le incursioni dal mare sono state sempre un grosso problema per la bellissima terra di Puglia); ai dodici misteri si è aggiunto in epoca recente un tredicesimo,dedicato alla Sacra Famiglia, che chiude la processione, la quale parte alle dieci di mattina, è aperta da due faci o torce ed è ammirata per le vie e le piazze da migliaia di persone che convengono da ogni parte d'Italia; i Misteri di Campobasso sono opere d'arte viventi e le faci di Campobasso hanno come sapete tutti - onorato di recente il Papa, sfilando a piazza San Pietro.

 
 
 

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