Le «infiorate»

 

di Raffaele Tamiozzo

Ed ecco, in rapida sintesi, alcune delle feste del Corpus Domini caratterizzate dalle cosiddette infiorate.
L'lnfiorata di Genzano:
una via del paese viene interamente coperta da grandi quadri formati da petali di fiori e di polvere colorata, ottenuta anch'essa triturando fiori per delineare meglio i contorni e le riquadrature.Anche a Cetona (in provincia d Siena) c'è la festa della Fiorita.
A Spello, la splendidissima Colonia Julia, come è scritto sulla porta Romana di entrata alla città che si trova nella provincia di Perugia, ogni riunione sceglie segretamente il tema da rappresentare nel tappeto di poi.I1 tappeto di fiori di Spello costituisce indubbiamente il più impegnativo esempio di infiorata: infatti, rispetto ad altre analoghe iniziative, che hanno modalità esecutive relativamente più agevoli, la manifestazione di Spello si caratterizza anzitutto perché viene realizzata in una via in forte pendenza.
Chi conosce Spello sa bene come sia suggestiva, ma ardua, la salita verso la città antica, di autentico sapore francescano e purtroppo martoriata dal terremoto; inoltre i disegni relativi ai temi da rappresentare, rigorosamente tenuti segreti fino all'inizio della loro esecuzione, vengono realizzati diretta mente sul suolo stradale, tratteggiati con il gesso e non prefabbricati, per così dire, su cartoni poi distesi sulla strada; il diretto contatto del disegno e dei fiori con il suolo crea evidenti, maggiori difficoltà esecutive: l'opera quindi inizia verso l'imbrunire del giorno che precede la festività e vi partecipa sostanzialmente tutta la città, soprattutto la parte giovane; il lavoro, che consiste nel collocare i petali dei fiori, colti in precedenza nelle campagne vicine,su disegni tracciati direttamente sul selciato, indovinando i colori, le sfumature e le nuances più appropriate (molto utilizzate sono soprattutto le sfumature delle rose e dei fiordalisi, questi ultimi per l'intensità tutta particolare delle tonalità di azzurro) va avanti così per tutta la notte, fra la curiosità e l'ammirazione di connazionali e stranieri, che numerosi si affollano per ammirare l'opera degli esecutori. In un recente passato anche alcuni giapponesi tentarono di imitare l'abilità esecutiva dei cittadini di Spello, ma i risultati furono del tutto deludenti Alla fine deI lavoro in genere è già giorno ed è prossima la processione, dopo l'esame dei riquadri, compiuto da una apposita e qualificata giuria che dovrà scegliere il più bel disegno fiorito e premiare il rione al quale lo stesso disegno si riferisce, sarà il vescovo che porta l’Ostensorio con il suo seguito di prelati, l'unico a poter mettere piede sul tappeto fiorito, così sostanzialmente distruggendolo in proGressione e confondendo i petali dei fiori con l'alone di religiosità che emana dai paramenti e soprattutto dall'Eucarestia che l'alto prelato reca con sé, il popolo, commosso dalla suggestione e dal profondo significato di una cerimonia che si ripete unica nei secoli, seguirà un altro itinerario. Qualche settimana fa i giovani di Spello hanno riprodotto con grande successo l'infiorata della festa del Corpus Domini di Spello a Betlemme, fortunatamente prima dell'inizio della attuale,dolorosa fase di guerra: guerreggiata che speriamo tutti abbia presto fine.Raramente si riflette sul significato religioso delle infiorate: esse simboleggiano proprio la trasformazione del sangue di Cristo nella salvezza del l'umanità di cui la primavera è l'emblema; il Cristo Crocifisso rigenera gli uomini e la rosa è il simbolo più rappresentativo, insieme a tutti gli altri fiori che sbocciano in primavera, della fioritura spirituale del cosmo e degli uomini, di ciascun uomo fecondato dal sacrificio e dalla divina benedizione: nel che si risolve il significato, vero e profondo, della transustanziazione: la trasformazione del pane e del vino nel corpo e sangue di Cristo che, a differenza del cibo materiale, presto assorbito e confuso nel corpo che lo riceve, produce l'effetto inverso e consente così all'uomo che lo assume attraverso la Grazia - di avvicinarsi e confondersi nella luce divina; la manna del deserto fu cibo temporale, I'Eucarestia è pane perenne.

 
 
 

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