Parco dei Laghi
UN PUNTO DI FORZA DEI P.I.T.: “Il parco dei Laghi” della Conca Ternano-Narnese
Le modalità attuative della programmazione regionale prevedono di dare attuazione agli obiettivi e alle linee strategiche di intervento attraverso iniziative di programmazione di carattere territoriale ed integrato. In questa logica la Provincia di Terni, nell’intenzione di definire un progetto territoriale nelle aree proposte dalla Regione dell’Umbria, dopo aver avviato la fase di concertazione per la definizione del Piano generale, ha individuato le priorità territoriali locali, definendo un sistema di interventi che dovranno costituire il PIT della Provincia di Terni. Il “parco dei laghi “ è forse un progetto che riassume in se quei contenuti tendenti a definire l’attivazione di un processo di riconversione ed innovazione del sistema produttivo locale verso produzioni di maggior valore aggiunto e contenuto di conoscenza, in un contesto territoriale riqualificato che grazie all’attuazione di efficaci politiche di rete, trovi nella diversità, integrazione e specificità degli ambienti locali che lo compongono e del contributo sinergico dei diversi settori economici, un vantaggio competitivo significativo per l’attrazione di nuovi investimenti. Il progetto in se non riguarda una previsione pianificatoria del territorio; ma un vero e proprio progetto che può attuarsi anche con le nuove procedure individuate con la recente L.R. n. 1/2004; da realizzare nei prossimi 24 mesi se si considera che è quasi conclusa la fase del progetto preliminare.
Un modello locale di concertazione
Nella preparazione del P.I.T. sono stati coinvolti i soggetti più rappresentativi della comunità locale ed attraverso la emanazione di un pubblico invito e la definizione di specifiche intese è stata realizzata una positiva concertazione con essi dando luogo alle iniziative da includere nel programma. L’accordo di copianificazione fra i soggetti promotori, i Comuni di Terni e Narni e la Provincia di Terni, ha definito le modalità di diretto coinvolgimento di tutti gli operatori locali dell’area interessata allo sviluppo, attraverso specifiche forme della concertazione che hanno avuto come temi guida lo sviluppo integrato, privilegiando le problematiche delle imprese, delle strutture a sostegno delle attività imprenditoriali e dell’occupazione.
Il progetto
L’intervento di riqualificazione ambientale e del paesaggio comprenderà azioni di riqualificazione di siti degradati (le attuali cave dimesse e in esercizio), interventi di disinquinamento, interventi di riqualificazione delle sponde del Nera con nuove infrastrutture minori, interventi di valorizzazione e recupero del tracciato ferroviario dismesso, interventi di restauro del paesaggio con l’inserimento di particolari valenze botaniche, valorizzazione turistico-ricreativa-didattica lungo l’asta del Fiume Nera.
La questione del controllo del consumo di suolo è affrontata assumendo quale riferimento i limiti massimi di capacità portante ed i range di variabilità degli indici di ecologia del paesaggio, stabiliti per ciascuna unità di paesaggio dal PTCP (Capo VII Schede normativa per U.D.P.). Con questa scelta si intende considerare in primo luogo la compatibilità tra le diverse destinazioni d’uso del territorio, che quasi sempre interagiscono in maniera conflittuale, sovrapponendo i vari effetti derivanti dai cicli di produzione. La eco-sostenibilità delle scelte si è quindi basata su analisi integrate dell’ambiente, inteso nella sua complessità. Come insieme di tecniche di valutazione e di analisi è stata scelta l’ecologia del paesaggio, che consente l’individuazione dei processi generali che condizionano le diverse unità di paesaggio e la descrizione dei caratteri principali, funzionali e strutturali, del sistema paesistico, delle dinamiche significative, delle condizioni attuali di equilibrio e dei range di variabilità degli indici significativi utilizzati (biopotenzialità territoriale, habitat standard pro-capite, connettività, eterogeneità, ecc.).
Un aspetto di rilevante valore sul fronte della tutela ambientale è quello relativo alla scelta fatta dal PRUSST, in sintonia con il PUT ed il PTCP, di individuare le tecniche dell'Ingegneria Naturalistica come procedure operative ottimali per l'attuazione degli interventi di ripristino morfologico e recupero ambientale dei siti estrattivi oggetto di coltivazione, ampliamento, riattivazione, recupero e riambientamento. L’adozione di tali tecniche costituisce un preciso vincolo progettuale per la valutazione positiva della compatibilità ambientale dell’intervento in progetto.
Il Responsabile del Progetto
Arch. Renzo Rossi
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