Il presidente Polli: completare presto la Flaminia sia verso Spoleto che nella direzione del raccordo Terni-Orte

 

Inaugurato il tratto dello svincolo Terni Est con la Valnerina della Terni-Rieti. I lavori progettati dall’Anas ed eseguiti da un pool di aziende specializzate del settore hanno interessato un tragitto lungo 3,2 km per un importo complessivo di 210 milioni di euro. Il presidente della Provincia Feliciano Polli ha parlato di intervento strategico molto importante per assolvere alle esigenze di potenziamento delle rete viaria nell’ottica dello sviluppo del territorio provinciale. A tale proposito Polli ha sottolineato la fattiva azione fra istituzioni locali e regionali e l’Anas “che ha consentito – ha spiegato – di raggiungere quest’obiettivo che è una prima risposta al territorio e una porzione importante del più complessivo progetto della Terni-Rieti”. Il presidente ha anche evidenziato anche la necessità di dare organicità alle opere pubbliche in materia viaria, strumento importante di crescita per Terni ed ha rimarcato l’importanza del completamento della Flaminia sia verso Spoleto che nella direzione del raccordo Terni-Orte.
 

Crisi a Terni, innovare è l’unica via di uscita

 


Dal “Messaggero”, pagine regionali dell’Umbria, domenica 10 luglio 2011


Il quadro uscito dal rapporto della Banca d’Italia del 10 giugno, dal quale risulta che l’Umbria cresce poco, come l’Italia e meno delle altre regioni del Centro, deve indurci a spostare l’attenzione sul futuro e a cambiare rapidamente passo, evitando politiche attendiste.
L’ultimo convegno, promosso e organizzato dalla Provincia di Terni, è una risposta sul futuro di Terni e della provincia, con una progettazione fondata su nuove analisi e proposte e un percorso partecipato per lo sviluppo dell’industria manifatturiera e agroalimentare. Un lavoro non improvvisato, cui hanno concorso, accanto alle istituzioni, esperti in materia di diverse università, esponenti del mondo economico, rappresentanti di qualificati istituti di ricerca. Senza industria è difficile ricostruire lo sviluppo, come dimostrato dall’attuale crisi mondiale, mentre è convinzione diffusa che da lì ripartirà la ripresa.
Considerato che la presenza delle multinazionali, pur rappresentando un dato rilevante, da sola non risolve il problema, anche per la difficoltà di regolazione dei processi di sviluppo, come si è visto nelle vicende della Basell e della TK AST, dal convegno sono emerse alcune importanti indicazioni: 1) puntare sulle realtà imprenditoriali di piccola e media dimensione, con radici nel territorio, che dimostrano potenzialità di crescita investendo sulla ricerca, sull’innovazione e sui mercati internazionali; 2) puntare sulla nascita di imprese innovative passando dalla ricerca scientifica all’industrializzazione dei progetti di ricerca (una nuova frontiera dello sviluppo è costituita, in questa direzione, dalla green economy e, in particolare, dalla chimica verde); 3) passare dalla progettualità di un singolo attore ad una progettualità collettiva, con forme di aggregazione nuove rispetto al passato (aggregazioni verticali di filiera e progetti di internazionalizzazione a disposizione delle singole imprese); 4) dare impulso allo sviluppo di aziende capofila di sistemi di imprese. L’obiettivo è, quindi, la costruzione di un sistema industriale basato su nuovi indirizzi e supportato dal territorio, con interventi coordinati, realizzando un sistema territoriale competitivo nella globalizzazione. E’ questa la via da seguire nel secolo attuale, dominato dalla scienza e dalla tecnologia, per essere dentro i cambiamenti tecnologici e di mercato. Arrivare tardi significa restare fuori.
E’ necessario cogliere l’occasione per favorire l’inserimento dei giovani talenti, che costituiscono una risorsa fondamentale, sia nei processi che nella nascita di nuove imprese.
Il convegno ha, inoltre, evidenziato il ruolo fondamentale dell’Università che dovrà essere sempre più incardinata nei processi di sviluppo. L’offerta formativa dell’Università di Perugia per il Polo ternano appare coerente con le esigenze poste dai cambiamenti e con gli impegni assunti dall’Ateneo. L’Università deve ora attuare nuove modalità organizzative (legge Gelmini), per dare solidità alla sua presenza a Terni e anche per passare dalla logica dei singoli progetti (alcuni, peraltro, di straordinario rilievo) ad una logica sistemica. L’Università deve creare strutture di coordinamento didattico e scientifico adeguate, in particolare attraverso la costituzione di dipartimenti e strumenti funzionali alla ricerca, all’innovazione, al trasferimento tecnologico, alla nascita di nuove imprese. E’ necessario, peraltro, individuare il personale docente stabilmente dedicato.
Per dare concretezza alla strategia del convegno occorre una governance incisiva e raccordata con il Tavolo territoriale, costituitosi nell’ambito dell’ “Alleanza per l’Umbria”. La Regione, con la presidente Catiuscia Marini, che ha concluso il convegno condividendone l’impianto, dovrà garantire un forte impegno di indirizzo, di progettazione e di iniziativa coinvolgendo Provincia, Comuni, a partire da Terni, associazioni, categorie e privati e sviluppando un efficace sistema di relazioni con le regioni limitrofe.
L’indicazione del manifatturiero, innovativo e internazionalizzato, come parte fondamentale del “nuovo progetto per Terni”, non esclude altre prospettive. Sul territorio provinciale sono stati, infatti, già avviati, con interessanti risultati, nuovi indirizzi e progetti integrati di sviluppo con riferimento all’ambiente, all’agricoltura, al turismo, alla cultura, al commercio; ad essi saranno dedicate altre occasioni di riflessione e confronto perché possano diventare parte integrante della nuova strategia di sviluppo.


Feliciano Polli
Presidente della Provincia di Terni
 

Programma Elisa per la gestione digitale dei servizi locali fiscali e catastali.Il presidente Polli: “puntare sull’innovazione per aumentare i benefici e ridurre i costi”.

 

Il presidente della Provincia di Terni, Feliciano Polli, è intervenuto all’incontro, svoltosi al Centro Multimediale di Terni, sull’applicazione del Programma Elisa, finalizzato alla gestione digitale integrata dei servizi locali in materia fiscale e catastale mediante modelli di cooperazione applicativa. Il presidente ha sottolineato l’importanza di puntare sull’innovazione per ottenere da un lato un miglioramento dei servizi per i cittadini e dall’altro un significativi risparmio di risorse.
Dalla riforma endoregionale”, ha affermato, “emerge l’esigenza di una collaborazione, anche in questo settore, tra le istituzioni”.
La Provincia di Terni”, ha proseguito, “ne è fermamente convinta e aderisce al Programma così come i Comuni di Terni e di Narni. La Regione dell’Umbria, da parte sua, sostiene i costi per il dispiegamento del progetto e mettendo anche a disposizione i servizi previsti”.
L’incontro di oggi”, ha concluso il presidente Polli, “deve costituire una spinta ad andare oltre lungo la via della semplificazione amministrativa. Si tratta di una tematica da prendere seriamente in considerazione con particolare riferimento ad una prospettiva federalista”.
 

Vicenda TK AST. Il presidente Polli: “recepire il modello tedesco con una strategia che unisca interessi locali e obiettivi delle multinazionali”

 

Concludendo il consiglio provinciale aperto sulla situazione della Thyssen Krupp AST, il presidente Feliciano Polli, nel sottolineare il lavoro importante delle istituzioni locali per risolvere positivamente la crisi che attraversa il territorio, si è soffermato sul valore del convegno sulle risorse manifatturiere nel Ternano organizzato ieri dalla Provincia di Terni.

Ieri”, ha affermato, “è stato messo in moto un meccanismo di sviluppo che parte dalle imprese locali e punta la propria scommessa sul manifatturiero. Da ieri si è aperto un cantiere che è fondamentale per la strategia dell’intera provincia. Per uscire dalla crisi è indispensabile non attestarsi su un atteggiamento recriminatorio. Occorre, invece, saper cogliere le occasioni che si creano e che si presentano. Non valorizzare le occasioni che si prospettano equivale a mettere a rischio la stessa solidità delle imprese piccole e medie imprese territoriali. La strategia da perseguire è sofisticata, complessa, delicata perché deve riuscire a conciliare gli interessi locali con gli obiettivi delle multinazionali”.
Per quanto riguarda la Thyssen Krupp”, ha continuato il presidente, “è necessario proseguire il dialogo con l’azienda. E’ quanto unitariamente si sta facendo con un rapporto molto serio che coinvolge proprietà, governo, istituzioni, sindacati. Bisogna recepire il modello tedesco e saperne fare tesoro”.
La stessa vertenza 2004/5”, ha aggiunto il presidente Polli,”fu terribile perché preludeva ad un ridimensionamento della TK e, tuttavia, ha comportato 500 milioni di investimenti. Ciò significa che bisogna avere fiducia e lungimiranza. Siamo fiduciosi di conseguire risultati utili per l’industria chimica. Il percorso da seguire per giungere alla soluzione della vicenda siderurgica è senza dubbio più lungo e complesso ma possiamo farcela con una strategia che guardi in avanti, ad un futuro più diversificato e qualificato”.

 

Relazione introduttiva del Presidente della Provincia di Terni,Feliciano Polli, al convegno “Risorse manifatturiere e strumenti di policy per una crescita sostenibile nel territorio ternano”

 

Ė con vero piacere che porgo il più cordiale saluto a tutti i presenti. Non volendo continuare a parlare soltanto di crisi, credo dobbiamo spostare l’attenzione sull’“impostazione per il futuro” dell’Umbria, in particolare della provincia di Terni.
Per non andare troppo lontano nel tempo, penso sia utile partire dal quadro dell’economia regionale emerso dal rapporto della Banca d’Italia dello scorso 10 giugno.
Dall’analisi dei parametri, Pil, produttività, occupazione, dimensione e capitalizzazione delle imprese, appare un’Umbria, più o meno in linea con l’Italia, che cresce poco o cresce soprattutto nei settori che sono stati capaci di adottare strategie innovative e di proiettarsi a livello internazionale.
Se vogliamo cambiare passo, dobbiamo evitare una politica attendista.
L’iniziativa di oggi si muove in questa direzione: aprire un “cantiere” per discutere in modo trasparente dei problemi e delle prospettive dell’economia ternana.
Quella di oggi è una tappa di questo percorso ed è dedicata all’industria manifatturiera e agroalimentare, settori storici e fondamentali per lo sviluppo futuro.
Ad altri ambiti pure importanti, quali l’ambiente, l’agricoltura, il turismo, la cultura, il commercio, saranno dedicate altre giornate, in una visione strategica e coordinata.
Partire dall’industria in questo contesto di discussione ha diversi significati. Innanzitutto, si vuole prendere in considerazione un territorio, come quello ternano, che storicamente ha dato molto all’imprenditoria manifatturiera nazionale, con la sua vocazione nei settori della siderurgia e della chimica.
In secondo luogo, ci si vuole occupare delle prospettive; senza industria è difficile ricostruire lo sviluppo, come è stato ampiamente dimostrato dall’attuale crisi mondiale.
La ripresa, quando ci sarà, ripartirà proprio dall’industria e non da altri ambiti settoriali.
Parlare di industria significa, quindi, non solo guardare al passato, ma anche al futuro e alle esigenze tecnologiche e di consumo che emergeranno dai mercati.
Il dibattito odierno si colloca in un momento particolare della storia industriale ternana. Non dobbiamo fronteggiare solo la crisi, ma la crisi si interseca con altre dimensioni economiche, quali la presenza delle multinazionali e di aziende dinamiche di piccole e medie dimensioni.
Le multinazionali, che hanno contribuito a preservare un tessuto industriale importante, presentano contestualmente modelli di governance e decisionali troppo distanti dal territorio, con difficoltà di regolazione dei processi di sviluppo.
Al massimo, come nel caso della Basell o della TK AST, si può svolgere un non facile ruolo di intermediazione tra gli interessi locali e quelli delle multinazionali.
Come già accennato, si affermano, tuttavia, realtà imprenditoriali di piccole e medie dimensioni, con radici proprietarie nel nostro territorio, che contribuiscono, viceversa, a generare importanti prospettive di sviluppo attraverso nuovi tassi di innovazione e di internazionalizzazione del sistema provinciale.
C’è un sistema di imprese, quindi, che ha qui le sue radici, e un sistema territoriale che si organizza per fare da supporto, così da essere protagonisti nella globalizzazione, in particolare verso i paesi (Bric), oggi trainanti per crescita della domanda nei settori innovativi, ma anche nell’agroalimentare, che offre spazi inediti di penetrazione.
Proprio verso questi paesi si registrano (rapporto Banca d’Italia) forti difficoltà a sviluppare le esportazioni che richiedono, quindi, una particolare attenzione.
Occorre, inoltre, non trascurare il fatto che la domanda interna, così come quella locale, continuerà ad essere debole per le politiche di risanamento sia sul versante dei beni di consumo che degli investimenti, con ripercussioni sulle aziende che operano esclusivamente nel mercato interno.
Anche per questo è necessario guardare oltre i confini nazionali, come, ad esempio, continua a fare con successo la Germania.
Il convegno di oggi è anche una tappa, quella del Tavolo territoriale, nel percorso di concertazione che, a livello regionale e nell’ambito dell’ “Alleanza per l’Umbria”, punta a stimolare la partecipazione dei soggetti dal basso, in particolare degli imprenditori, al fine di far germogliare nuovi stimoli per lo sviluppo.
Il convegno si compone di due parti.
Nella prima, vengono illustrati i risultati di una ricerca economica svolta con la cooperazione di vari attori, dall’Istituto Tagliacarne a Sviluppumbria, a Gepafin fino all’Università. Un modo chiaro ed evidente di integrare un pool di competenze per svolgere analisi e riflessioni economiche. Un sentito ringraziamento va, a tale proposito, a questi soggetti e, in particolare, alle imprese che hanno collaborato alle interviste svolte da Sviluppumbria.
Nella seconda, si passa, invece, alle proposte, con un dibattito a più voci, da quella autorevole del prof. Roberto Pasca di Magliano, economista di valore che ci proietta nel ciclo della globalizzazione, sino a quella del Magnifico Rettore, prof. Francesco Bistoni, e a quella di illustri esponenti della regione.
Le conclusioni affidate alla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, danno il senso di uno sforzo comune che coinvolge le istituzioni umbre nel loro complesso.
Vorrei aggiungere che lo sviluppo economico ternano necessita sempre più di coniugarsi con i giovani e, quindi, con la “palestra” culturale e scientifica migliore per questa categoria, l’Università. Vogliamo che Terni offra quanto di meglio l’Ateneo regionale sia in grado di dare.
Una mission, quella ternana, al servizio del territorio, ma che deve saper guardare anche oltre i confini, con una caratterizzazione su quattro facoltà rilevanti per attrarre studenti e fare ricerca scientifica di qualità.
Giovani qualificati da impegnare nel territorio, e Università solidamente presente e strutturata, sono componenti essenziali per il successo di una nuova fase di sviluppo.
La giornata di oggi non deve, dunque, essere intesa come conclusiva, ma rafforzativa di un percorso partecipato che si prefigge di indicare alle istituzioni e alla politica gli strumenti per realizzare al meglio l’interesse della comunità.
La politica regionale è attenta al nostro territorio, ma oggi è chiamata ad uno sforzo in più, viste le tante questioni aperte e, soprattutto, considerato che si deve aprire una nuova fase per il futuro della provincia di Terni, che è anche parte fondamentale di una nuova fase dello sviluppo dell’Umbria.
Oggi apriamo un “cantiere” di riflessione e di proposta. Come tutti i cantieri che si rispettino dovrà essere seguito e monitorato, con verifiche partecipate degli strumenti e dei risultati, da perseguire tramite una governance adeguata e incisiva.
Questo è l’auspicio, ma anche l’impegno che all’inizio di una giornata importante, insieme, dobbiamo assumere.
Le indicazioni emerse dagli studi e dal confronto di oggi potranno sicuramente aiutarci in un cammino che si presenta particolarmente difficoltoso, ma che è certamente alla nostra portata.
Grazie.

Terni, 29/ 06/ 2011

 

Convegno su Benedetto Brin e la costruzione del nuovo stato italiano. Il presidente Feliciano Polli: “riflettere sull’ industrializzazione per affrontare le sfide del futuro"

 

Il presidente della Provincia di Terni, Feliciano Polli, ha inaugurato il convegno “Benedetto Brin e la costruzione del nuovo stato italiano”svoltosi oggi nella sala del Consiglio provinciale.
Nel porgere il proprio saluto ai pronipoti, presenti in sala, di Brin, il presidente ha sottolineato come la loro partecipazione rappresenti una testimonianza tangibile del forte legame che ha unito e unisce la loro famiglia a Terni.
Il convegno”, ha continuato, “ben si inserisce tra le iniziative organizzate dalla Provincia di Terni in occasione del 150° anniversario dell’unità d’Italia”. Il presidente Polli ha ricordato, a questo proposito, la mostra “Cavour e il suo tempo”, allestita dalla Provincia a Palazzo di Primavera nel dicembre dello scorso anno e messa, poi, a disposizione di tutti i comuni del territorio.
L’iniziativa di oggi”, ha proseguito, “costituisce una grande occasione di riflessione perché ci aiuta a comprendere meglio le trasformazioni che hanno caratterizzato Terni, passata da un’economia prevalentemente agricola a centro industriale, tanto da meritarsi l’appellativo di Manchester d’Italia. Grazie a Benedetto Brin il nostro territorio ha potuto degnamente inserirsi, con una propria caratterizzazione, nel contesto nazionale e internazionale”.
“Fino agli anni Ottanta del Novecento”, ha aggiunto il presidente Polli, “abbiamo vissuto in una realtà industriale importantissima con una imprenditoria fortemente vincolata alle partecipazioni statale. Adesso comincia a delinearsi una nuova classe imprenditoriale chiamata ad affrontare le sfide della globalizzazione. Proprio su quest’aspetto sarà incentrato il convegno promosso dalla Provincia di Terni che avrà luogo mercoledì 29 giugno a Palazzo Gazzoli. Sarà un’opportunità per analizzare in modo articolato la situazione del sistema industriale locale, con particolare attenzione al manifatturiero e all’agroalimentare, settori su cui occorre puntare per l’immediato futuro. Attraverso un’attenta considerazione del nostro passato”, ha concluso il presidente, “possiamo capire il presente e prefigurare il domani. Come Provincia di Terni, in sinergia con le altre istituzioni, il mondo imprenditoriale, la scuola, i soggetti sociali, stiamo lavorando per dotare il territorio di strumenti adeguati a potersi misurare con gli effetti della globalizzazione”.

 

Living Lab a San Gemini. Il presidente Polli: “un modello, basato sulla riduzione dei consumi, da sviluppare e diffondere nell’intera regione”

 

Intervenendo alla conferenza di presentazione del “Living Lab”, svoltasi nella sala del Consiglio provinciale, il presidente Feliciano Polli ha affermato che si tratta della “conclusione positiva di un progetto fortemente innovativo scaturito dalla collaborazione tra pubblico e privato (Provincia di Terni, Aspasiel, Telecom e Comune di San Gemini) che ha preso le mosse lo scorso anno. “Living lab” è una scommessa che si prefigge l’obiettivo di mettere a disposizione strumenti e servizi a cittadini e imprese favorendo, nello stesso tempo, un incremento del turismo. E’ un modello da sviluppare basato sull’innovazione. La Provincia di Terni e la Regione Umbria puntano molto su di esso. L’integrazione degli impianti di illuminazione con le reti di telecomunicazioni consentirà una significativa riduzione dei consumi e di CO2 e una migliore funzionalità in termini di erogazione e gestione dei servizi”.

 

Successo del Fantasy Horror Award 2011.Il presidente Polli: “intensificare la collaborazione tra soggetti nazionali e internazionali per valorizzare maggiormente il territorio”

 


Introducendo la conferenza stampa di presentazione del film “The second death”, coprodotto da Funfactory, il presidente della Provincia di Terni, Feliciano Polli, si è detto particolarmente soddisfatto del notevole successo di critica e di pubblico riscosso anche quest’anno dalla seconda edizione del Fantasy Horror Award, svoltosi ad Orvieto dal 3 al 5 giugno.
E’ una dimostrazione”, ha affermato il presidente, “della validità della manifestazione e di una formula che funziona”.
La collaborazione tra soggetti nazionali e internazionali”, ha proseguito il presidente Polli, “può dare frutti ancora più importanti sia dal punto di vista della produzione di lavori cinematografici nel territorio che della valorizzazione del nostro patrimonio turistico e culturale. Va inoltre sottolineato il rapporto decisamente positivo che si è instaurato tra le istituzioni e i soggetti che hanno operato a livello locale. L’esperienza del Fantasy Horror Award è servita anche a stringere maggiormente i legami tra Terni e Orvieto e ad intensificare una proficua sinergia”.
 

2 giugno 2011. Il presidente Polli: "tornare a crescere e guardare con fiducia al futuro"

 

Il 2 giugno 1946 la maggioranza degli italiani decretò la nascita della Repubblica, di un nuovo ordinamento statale che, come sottolineò De Gasperi, armonizzava in sé “le aspirazioni umanitarie di Giuseppe Mazzini, le concezioni universaliste del cristianesimo, le speranze internazionaliste dei lavoratori”.
Finita la guerra, l’Italia si incamminò con tenacia e straordinario coraggio verso la ricostruzione ottenendo risultati strepitosi e divenendo uno dei paesi più moderni e sviluppati, nonché, come ha rilevato il presidente Giorgio Napolitano, “parte integrante dell’avvio della costruzione europea”. Un cammino tutt’altro che compiuto per il nostro Paese, che appare talvolta euroscettico, ma anche per l’Europa che fatica a costruire un ruolo importante nel consesso internazionale che si va profilando.
Rifacendosi sia alle vicende che portarono alla nascita della Repubblica, che a quelle da cui centocinquant’anni fa s’originò il nostro Stato, lo stesso presidente Napolitano ha ribadito che, oggi come allora, è importante appellarsi a “un nuovo senso di responsabilità nazionale”, senza mai smarrire “ciò che ci unisce e che ci tiene uniti come italiani”, a partire dalla nostra costituzione, da quei principi che stanno a fondamento dei diritti e dei doveri civili, sociali e politici.
La coincidenza quest’anno della Festa della Repubblica con la ricorrenza del centocinquantesimo anniversario dell’unità d’Italia, un evento, quest’ultimo, che ci ha portato a riscoprire l’orgoglio e la dignità di nazione, deve indurci a riflettere maggiormente sulla necessità di rafforzare le basi dell’unità nazionale all’interno di una prospettiva che, con il federalismo, intende attribuire maggiore autonomia alle istituzioni regionali e locali. Una prospettiva, quella federalista, che deve unire e non separare, come la riforma viene, invece, intesa da alcune parti.
Oggi ci appare più chiaro il percorso che unisce il Risorgimento, la Resistenza e la Costituzione repubblicana, ma dobbiamo sapere che la storia dell’Italia non solo non finisce qui. Da questo punto dobbiamo deve ripartire con coraggio e con la convinzione di assumere le decisioni che servono per il futuro.
Oggi il nostro paese, insieme all’Europa, sta vivendo le incognite, le sfide, le tensioni di un mondo soggetto a profonde trasformazioni economiche, politiche, sociali. Abbiamo le potenzialità per guardare con fiducia al futuro. Occorre, tuttavia, superare le ragioni di divisione e tutte le incrostazioni che bloccano il Paese, condizionando la possibilità di ripresa e di rilancio. Tanto che, tra gli altri, dopo la Marcegaglia, lo stesso cardinale Bagnasco, presidente della Cei, ha recentemente sentito il dovere di lanciare un accorato appello all’unità del popolo, della nazione, dello Stato.
Ciò considerato dobbiamo auspicare un grande soprassalto di serietà, dignità e concordia istituzionale, perché di questo abbiamo un grande irrinunciabile, non rinviabile, bisogno.
Se vogliamo essere seri e concreti, non possiamo neppure prescindere da quanto Draghi nell’ultima relazione, da governatore della Banca d’Italia, ha affermato, e dal quadro impietoso presentato: per tornare a crescere e per guardare con fiducia al futuro.








 

Conferenza al Caos con Margherita Hack. Il presidente Polli: "Terni si proietta a livello internazionale con progetti portati avanti grazie all’apporto del nostro territorio"

 

Venerdì 27 maggio alle 16,00 al Caos di Terni si svolgerà al Caos la conferenza “Dalla terra all’universo”, organizzata dalla Provincia di Terni e dal Liceo scientifico Galilei, in collaborazione con il Comune di Terni, il Polo Scientifico e Didattico dell’Università, l’Ufficio scolastico regionale, la Consulta provinciale degli studenti ed Econews. Interverranno l’astrofisica Margherita Hack che svilupperà il tema del nucleare tra rischi ed opportunità, Roberto Battiston, ordinario di Fisica generale all’Università di Perugia, che affronterà il rapporto tra Astri Particelle - Le parole dell’universo, e Marco Santarelli, associato di ricerca Cnr/Isc Visiting Università di Londra e Uni.Te, che tratterà dell’energia e delle sue forme. Durante la conferenza stampa di presentazione il presidente della Provincia Feliciano Polli ha sottolineato gli importanti passi in avanti compiuti a Terni sotto l’aspetto della ricerca scientifica. “L’iniziativa", ha affermato, "è una delle tante qualificate nate dalla collaborazione con il Polo universitario e con la scuola. Terni si proietta a livello internazionale con progetti portati avanti grazie all’apporto del nostro territorio e con strumenti costruiti ricorrendo alle professionalità e alle tecnologie che sono risorse per il nostro territorio e non solo”. Il presidente ha anche colto l’occasione per parlare di nucleare, che sarà anche uno dei tempi portanti della conferenza. “Sul nucleare", ha dichiarato sottolineando però anche gli investimenti fatti dalla Provincia di Terni sulle fonti rinnovabili, "occorre intavolare una discussione generale seria e una riflessioni sul piano scientifico, senza abbandonarsi alle tentazioni ideologiche e alle posizioni di campo”.

 

Accordo di collaborazione per integrare scuola, formazione, lavoro. Polli: "una strategia condivisa per affrontare in maniera concreta il tema della formazione".

 

Firmato nella sala del Consiglio provinciale di Terni l’accordo di collaborazione tra Provincia di Terni, Polo Scientifico e Didattico di Terni (Università di Perugia) e Camera di Commercio per la rete interistituzionale finalizzata a proseguire il processo di integrazione tra mondo del lavoro, istruzione e sistema della formazione. “L’accordo", ha affermato il presidente della Provincia, "prosegue un lavoro già avviato fra Provincia, scuola, Università e sistema delle imprese e definisce una strategia condivisa per affrontare in maniera concreta il tema della formazione in relazione al mondo delle imprese. Questa iniziativa, insieme alle altre che si stanno portando avanti caratterizza la provincia di Terni come un territorio tra i più attivi a livello nazionale sotto l’aspetto dell’innovazione e delle strategie di sviluppo. La scuola ha dato e sta dando molto sotto questo profilo ed oggi è parte fondamentale di un progetto sinergico che, nel rispetto dell’autonomia di ciascun soggetto, mette insieme attori diversi per ruoli e funzioni ma che hanno un unico obiettivo: formare i giovani per dare loro una preparazione adeguata a ciò che chiede oggi il mercato del lavoro. In Germania ad esempio" , ha osservato Polli, "la scuola è uno dei pilastri della ripresa economica imperniata sul fortissimo sviluppo del manifatturiero, un settore strategico che continua ad avere grandi prospettive anche in Italia, come dimostrano gli esempi provenienti da molte zone del nostro paese. L’Università e il sistema imprenditoriale locale prestano molta attenzione a queste tematiche ed hanno sempre dato il proprio importante contributo in termini di progetti, idee ed iniziative. E’ su queste basi che si è sviluppato l’accordo di collaborazione che punta a qualificare la formazione e a dare un concreto supporto al mondo delle imprese e alla crescita del territorio”.
 

Con il convegno “Banche, mercati e territorio” ricordata la figura del prof. Sergio Corallini. Il presidente: continuare il suo impegno per rafforzare la Facoltà di Economia a Terni e renderla uno strumento importante per lo sviluppo

 

Intervenendo al convegno “Banche, mercati e territorio” svoltosi a Palazzo Gazzoli e dedicato alla memoria del prof. Sergio Corallini, ordinario di Tecnica bancaria e professionale, il presidente della Provincia di Terni ha espresso il proprio apprezzamento per l’iniziativa che consente di mettere a fuoco tematiche importanti come quelle evocate, appunto, dal titolo.
Il convegno, ha detto il presidente, è un modo degno di ricordare il prof. Corallini, la sua produzione, i suoi studi, le sue analisi sviluppate nel tempo anche con riferimento all’Umbria e a Terni, il suo impegno per l’insediamento a Terni di Economia, facoltà ha avuto successo e potrà svolgere una funzione sempre più importante per il futuro del territorio per la sua capacità di collegamento con il mondo. Per queste ragioni, siamo fortemente impegnati per il rafforzamento della Facoltà di Economia a Terni.
Soffermandosi sulla figura del prof. Corallini, il presidente, riportando la sua testimonianza di studente universitario, ne ha ricordato il rigore e lo spirito sereno con cui valutava persone e situazioni.
Dobbiamo far sì, ha concluso, che la sua intuizione di una sede di Economia a Terni si confermi uno strumento importante per lo sviluppo e la qualificazione della nostra comunità.
 

Nona edizione della Giornata dell’economia.

 

Intervenendo alla Camera di Commercio, nel corso della nona edizione della Giornata dell’economia, il presidente della Provincia di Terni, Feliciano Polli, ha sottolineato come da un lato sostanzialmente tenga il sistema delle imprese locali, con un trend, per il 2011, di lenta ripresa mentre dall’altro resta nel territorio forte sofferenza dal punto di vista occupazionale. Occorre, quindi, predisporre opportuni interventi di sostegno per rafforzare le imprese. A questo scopo, la Provincia di Terni promuoverà un convegno di avvio del Tavolo territoriale per una prima importante occasione di confronto di analisi e proposte per lo sviluppo dell’attività manifatturiera e agroalimentare.
Il sistema delle imprese locali, in gran parte spontaneo, deve essere sostenuto con un’azione coordinata e convincente che affronti le varie tematiche che incidono sul sistema delle imprese. Il presidente Polli si è, inoltre, soffermato sull’importanza che rivestono la formazione professionale, la scuola e l’Università come elementi che devono essere maggiormente aiutati in questa direzione e che, tramite professionalità appropriate, rappresentano strutture di supporto fondamentali allo sviluppo imprenditoriale. Proprio su questo aspetto si fonda il forte sviluppo sia della Germania che di alcune imprese nazionali.
Su questo terreno la Provincia di Terni, l’Università, la scuola, la stessa Camera di Commercio, la Confindustria e altri soggetti datoriali hanno avviato diverse concrete forme di collaborazione che devono essere ulteriormente incentivate per supportare, in modo efficace e importare, il settore manifatturiero.
 

Presentato il Festival Umbria Beecoming. Il presidente Polli:"il turismo un elemento importante per il rilancio del territorio"

 

Umbria Beecoming” è un’intuizione importante che, come “One”, svoltasi con successo lo scorso anno e che si ripeterà a settembre, dà il proprio contributo ad aprire una fase nuova per la valorizzazione del territorio.
Lo ha affermato il presidente della Provincia di Terni, Feliciano Polli, intervenendo questa mattina alla conferenza stampa di presentazione del Festival Umbria Beecoming.
E’ positivo”, ha detto, in particolare, il presidente, “che ci sia un gruppo di giovani animato dalla voglia di dare un approccio innovativo alla valorizzazione territoriale. Si tratta di una scommessa per il futuro. La promozione turistica costituisce, infatti, un altro elemento su cui puntare per lo sviluppo della nostra zona, tramite l’impegno e il coinvolgimento di vari soggetti, privati e istituzionali. Al centro dev’esserci sempre il territorio con la propria cultura, i propri prodotti, il proprio patrimonio”.
Come Provincia di Terni”, ha aggiunto il presidente, “stiamo lavorando ad una strategia per lo sviluppo territoriale che, collegando tra loro vari pezzi, favorisca un efficace rilancio. Iniziative come quella presentata oggi sono funzionali a questa strategia. Non intendiamo assolutamente mollare sul manifatturiero ma dobbiamo avere la consapevolezza che le politiche del territorio riguardano anche eventi come “Umbria Beecoming” che costituiscono un’occasione valida per creare quelle professionalità necessarie a governare i nuovi processi”.
 

Seconda edizione del Fantasy Horror Award. Il presidente Polli: “è molto importante, specialmente in momenti come questi, puntare su settori innovativi”

 

Esprimiamo viva soddisfazione perché l’appuntamento di oggi dimostra che il seme gettato lo scorso anno, e sostenuto sin dall’inizio dalla Provincia di Terni, ha attecchito”. Lo ha detto il presidente della Provincia di Terni, Feliciano Polli, intervenendo alla presentazione della seconda edizione del Fantasy Horror Award che si svolgerà ad Orvieto dal 3 al 5 giugno con un’appendice a Terni in settembre.
Le oltre quattordicimila presenze registrate lo scorso anno ad Orvieto dimostrano che avevamo visto giusto nel porre le basi per i prossimi anni intravedendo altri orizzonti per l’intero territorio ternano. E’ molto importante”, ha continuato il presidente, “specialmente in momenti come l’attuale, puntare su settori innovativi continuando ad Orvieto un’esperienza senz’altro positiva”.
Da parte nostra”, ha aggiunto il presidente Polli, “confermiamo sostegno e piena collaborazione a questa manifestazione perché riteniamo giusto investire su un settore apparentemente di nicchia ma decisamente rilevante”.

 

Il presidente della Provincia alle celebrazioni per il 66° della Liberazione: "per Terni un momento cruciale, in gioco in pochi mesi molti progetti e speranze"

 

Il presidente della Provincia di Terni ha partecipato stamattina alle celebrazioni per 66° anniversario della Liberazione sottolineandone il valore per l’intero paese e il significato per Terni e il territorio provinciale. Quello che viene celebrato oggi, ha affermato il presidente, è un 25 aprile particolare perché coincide con i 150 anni dell’Unità d’Italia, un’occasione straordinaria di riflessione sul nostro cammino di popolo e di nazione. Il 25 aprile è celebrato per la liberazione dal nazifascismo e per l’unificazione, dopo le terribili distruzioni e lacerazioni della guerra, di un paese diviso e martoriato. Il presidente Napolitano, cui si deve molto per il preziosissimo lavoro di cucitura finalizzato alla tenuta del tessuto democratico, ci dice che il paese è stato di nuovo unito, oltre che dalla resistenza, dalla “sapienza delle forze politiche antifasciste”, forze assai diverse, talvolta contrapposte (liberali, socialisti, cattolici, comunisti, monarchici, azionisti), ma che furono capaci di un impegno comune per gettare le basi di una nuova democrazia. Prima di lui, il presidente Pertini, così amato, definì la guerra di liberazione “il secondo risorgimento”. E’ da qui che dovremmo ripartire, da una grande storia cioè importante appena riscoperta, e da regole condivise, come la carta costituzionale, la nostra casa comune. Ma tutto ciò sembra non bastare, come non bastano a tenerci uniti gli interessi che, al contrario, spesso finiscono per dividere. Se vogliamo tornare a crescere, se vogliamo un’Italia florida, di nuovo apprezzata ed ammirata, ha aggiunto, occorre un progetto condiviso. Divisi siamo incapaci di prendere decisioni importanti, così come di coltivare obiettivi comuni. Per la verità, sembrava impossibile il successo dei festeggiamenti per i 150 anni. E’ invece accaduto l’impensabile, i festeggiamenti ci hanno restituito l’orgoglio e la dignità di nazione. Mi auguro che quegli esiti e quei contenuti di riflessione e sentimenti profondi possano durare a lungo e cementarsi così da poter costituire le fondamenta di un nuovo progetto condiviso per il paese, un paese che dispone di risorse umane e culturali straordinarie che non riesce a valorizzare. La nostra comunità, ha osservato il presidente, la cui unità sulle cose importanti deve essere per noi motivo d’orgoglio, è un comunità sana come ha, con giusto orgoglio, rivendicato il sindaco di Terni Leopoldo di Girolamo e che sta vivendo un passaggio delicato e rischioso. Siamo in una situazione per la quale in pochi mesi si giocano molti progetti e speranze. La ripresa e l’occupazione, la chimica, l’università e la ricerca, la sanità, aspetti rilevanti del sistema bancario e tanto altro. Dopo la recente sentenza di Torino, Terni vive con nuovi motivi di preoccupazione la vicenda Tk Ast che sembrava volgere verso una prospettiva positiva. Confermiamo, innanzitutto, con profonda partecipazione i nostri sentimenti di vicinanza e solidarietà ai familiari delle vittime, così come sottolineiamo lo straordinario impegno delle istituzioni, del prefetto, delle organizzazioni sindacali e delle imprese sui temi della sicurezza sui luoghi di lavoro ed in particolare sulla prevenzione. Respingiamo con serena determinazione le critiche di chi, utilizzando in modo ideologico vicende che colpiscono sul piano umano ed emotivo, ci vorrebbe impedire la difesa degli interessi del territorio ed in particolare del nostro tessuto industriale, dato fondamentale dell’economia locale e regionale, dell’occupazione e del nostro stesso futuro. E’ significativo, ha ancora notato il presidente, come anche queste cose ci vedano unitariamente impegnati ed è altrettanto considerevole che dopo un intenso lavoro, sviluppato con il supporto dell’istituto Tagliacarne, di Sviluppumbria e Gepafin, il 17 maggio prossimo la Provincia promuova il convegno di avvio del Tavolo Territoriale alla presenza della presidente della Regione Catiuscia Marini che concluderà i lavori. Sarà una prima rilevante occasione di confronto, di analisi e proposte innovative, per lo sviluppo dell’industria manifatturiera ed agroalimentare cui seguirà un percorso teso a dare concretezza e sistematicità ad un obiettivo di grande importanza. Il convegno sarà concluso dalla presidente della Regione dell’Umbria, Catiuscia Marini. Queste, ha concluso il presidente, sono le nostre preoccupazioni ed anche le nostre responsabilità a cui non possiamo rinunciare se vogliamo essere classe dirigente e noi vogliamo infatti esserlo fino in fondo e ancor di più considerando i momenti complicatissimi che stiamo vivendo.
 

Il presidente Polli: “accelerare la raccolta differenziata e responsabilizzare maggiormente i comportamenti individuali nella tutela dell’ambiente”

 

Il presidente della Provincia di Terni, Feliciano Polli, è intervenuto alla conferenza stampa di presentazione della campagna di comunicazione sul corretto smaltimento dei contenitori in tetra pak svoltasi nella sala del Consiglio provinciale. Questa iniziativa, ha detto il presidente, è utile per accelerare ulteriormente la raccolta differenziata e aiuta a produrre quel cambiamento di cultura necessario ad indurre i cittadini a collaborare pienamente. Il gioco di squadra tra istituzioni, imprese, associazioni, cittadini è indispensabile oggi e per ottenere i risultati sperati, considerato anche il successo avuto nel mondo dalla ditta produttrice del tetra park.
 

Sentenza Tk-AST. Il presidente Feliciano Polli: "la questione industriale non è alternativa a quella della sicurezza sui luoghi di lavoro e resta un dato fondamentale che richiede il massimo dell’impegno di tutti"

 

Si è svolto oggi in Consiglio provinciale un dibattito sulla sentenza relativa al processo TK Ast. In risposta agli interventi di Mauro Paci (Pd) e Francesco Abbate (Pdl) il presidente della Provincia Feliciano Polli ha affermato che nelle dichiarazioni rilasciate a seguito della notizia della sentenza del processo venivano espresse le forti preoccupazioni dell’intero territorio per gli effetti della stessa sui destini di un’azienda, l’Ast-Tk, che rappresenta un fattore economico, produttivo ed occupazionale di grandissima importanza. Nello stesso tempo il presidente ha sottolineato che la questione della sicurezza e della prevenzione è stata e resta la grande priorità dell’azione della Provincia nell’ambito di una solida collaborazione con le altre istituzioni, le organizzazioni sindacali, l’Asl e le stesse aziende, a partire dalla TK Ast. Il presidente ha espresso vicinanza e solidarietà ai famigliari delle vittime ed ha ribadito che la questione industriale, che non è alternativa a quella della sicurezza sui luoghi di lavoro, resta un dato fondamentale che richiede il massimo dell’impegno. Le difficoltà del momento che investono il territorio, con particolare riferimento al polo chimico e alla stessa Ast, necessitano, secondo il presidente Polli, grande collaborazione e coesione.

 

Premiati artigiani e imprenditori per la fedeltà al lavoro. Il presidente Feliciano Polli:"le imprese sono la chiave per uscire dalla crisi".

 

Il presidente della Provincia di Terni, Feliciano Polli, è intervenuto alla manifestazione di premiazione di artigiani e imprenditori del territorio, per la “fedeltà al lavoro e al progresso economico”, promossa dalla Camera di Commercio di Terni e svoltasi questa mattina a Palazzo Gazzoli. Nel suo saluto, il presidente Polli ha espresso il proprio apprezzamento per il patrimonio straordinario rappresentato dal mondo imprenditoriale locale che, ha affermato, “in momenti difficili ha saputo dare un importantissimo contributo alla comunità, consentendoci di salvaguardare il sistema economico locale”.
Riferendosi all’attuale situazione di crisi, il presidente ha aggiunto “dobbiamo guardare con fiducia e speranza al futuro ponendo al centro l’impresa che, con gli imprenditori e i lavoratori, costituisce la chiave per uscire dalle attuali notevoli difficoltà. Le istituzioni, che sono impegnate a creare le condizioni favorevoli allo sviluppo, sono al fianco delle imprese consapevoli che proprio su di esse, su quelle esistenti e quelle nuove, si gioca la scommessa del nostro futuro”.

 

Sottoscritto un protocollo d’intesa per tirocini formativi negli uffici giudiziari di Terni e Orvieto. Il presidente Polli: “un’ occasione offerta ai neolaureati per inserirsi meglio nel mondo professionale”

 

Il presidente della Provincia di Terni, Feliciano Polli, ha sottoscritto questa mattina al Tribunale di Terni un protocollo d’intesa tra la Provincia di Terni, la Corte d’appello di Perugia e la Procura generale della Repubblica presso la Corte d’appello di Perugia finalizzato ad attivare tirocini formativi negli uffici giudiziari di Terni e Orvieto. Intervenendo nel corso della conferenza stampa ha sottolineato il positivo rapporto di collaborazione tra istituzioni locali e amministrazione della giustizia, mettendo in evidenza lo sforzo della Provincia di Terni a sostegno del tirocinio, della durata di novi mesi, per otto giovani laureati in giurisprudenza.
In tal modo”, ha detto il presidente Polli, “si offre ai neolaureati la possibilità di acquisire esperienza e di prepararsi all’inserimento nel mondo professionale. Da parte nostra”, ha continuato il presidente, “cercheremo di trovare le risorse per far sì che questa occasione venga incentivata e continuata”.

 
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