Rischio sismico

 
 
Nuova classificazione sismica 2003
Epicentri dei forti terremoti del passato
Massimi risentimenti sismici M.C.S. dei comuni della provincia di Terni

COS'È IL TERREMOTO
Il Terremoto è un fenomeno connesso ad una improvvisa rottura di equilibrio all'interno della crosta terrestre che provoca un brusco rilascio di energia; questa si propaga in tutte le direzioni sottoforma di vibrazioni elastiche (onde sismiche) che si manifestano in superficie con una serie di rapidi movimenti o scuotimenti del suolo.
Il punto in cui le onde sismiche hanno origine è detto ipocentro ed è situato ad una certa profondità della crosta terrestre; invece l'epicentro corrisponde al punto della superficie terrestre situato sulla verticale dell'ipocentro e nel cui intorno (area epicentrale) si osservano i maggiori effetti del terremoto.


COME SI MISURA
Il terremoto può essere "misurato" attraverso le registrazioni degli strumenti o basandosi sull'osservazione degli effetti che ha provocato.
Nel primo caso si parlerà di scala Richter e si misura in gradi di Magnitudo ovvero l'unità di misura che permette di esprimere l'energia associata ad un terremoto. Tale scala è concepita in modo che, passando da un grado al successivo, l'ampiezza delle oscillazioni del punto sul suolo aumenti di 10 volte.
Nel secondo caso invece si parla di scala Mercalli (MCS), che definisce 12 gradi ognuno dei quali descrive gli effetti che il terremoto provoca sull'uomo, sulle costruzioni e sull'ambiente; quanto più gravi sono i danni osservati tanto più elevato risulta il grado di intensità della scossa. La scala MCS, tuttavia, ha una correlazione molto vaga con l'energia liberata da un certo terremoto.
La stessa quantità di energia sismica può produrre danni assai diversi in funzione delle caratteristiche dei manufatti coinvolti e della situazione geologica e morfologica locale. Infatti gli effetti saranno maggiori in corrispondenza di terreni soffici e minori su terreni rigidi. Così come sarà maggiore sulle cime dei rilievi, sulle creste, lungo i bordi delle scarpate e dei versanti ripidi.


POSSIBILITA' DI PREVISIONE
La previsione dei terremoti è diventata negli ultimo anni uno dei principali obiettivi nel campo della sismologia. E' necessario tuttavia precisare subito che oggi non esistono ancora sistemi previsionali capaci di farci conoscere con sufficiente anticipo quando, dove e con quale intensità si verificherà un terremoto.
E' invece possibile e corretto parlare di previsione probabilistica dell'evento sismico essendo definibili con buona approssimazione le aree in cui un terremoto può verificarsi e valutabile l'intensità massima con cui potrebbe manifestarsi.
In altre parole è possibile, attraverso l'analisi di dati storici, giudicare la sismicità di un territorio e valutare, a lungo termine, la probabilità statistica che vi si verifichi un terremoto di data intensità.
Maggiori specificazioni in merito ai danni producibili in singoli luoghi, per effetto di locale amplificazione dell'onda sismica, possono essere ottenute attraverso precise conoscenze della situazione morfostratigrafica locale attraverso appositi studi di microzonazione sismica.


LA CLASSIFICAZIONE SISMICA DEI COMUNI
La Regione, recependo L'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n.3274 del 20/03/2003, ha provveduto alla riclassificazione sismica dei Comuni. Sulla base di studi di pericolosità sismica, frequenza ed intensità dei terremoti del passato, i comuni della Provincia di Terni sono stati tutti classificati, suddivisi in tre zone sismiche (1, 2 e 3), cui corrispondono norme tecniche con livelli crescenti di protezione richieste per le nuove costruzioni; ai comuni appartenenti alla Zona sismica 1 è richiesto il livello massimo di protezione.


SISMICITA’ STORICA DELLA PROVINCIA DI TERNI

 

 
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