La Provincia di Terni on-line

"Uno dei prerequisiti fondamentali per raggiungere lo sviluppo sostenibile è la più ampia partecipazione nei processi decisionali"
(Agenda 21, Cap.23 – Conferenza di Rio, 1992)

Il processo di AG21 chiama i governi ad aprire un percorso di dialogo e di partecipazione di tutti i cittadini, tutti gli attori ed i portatori di interesse della comunità locale, che arrivi ad esprimere i valori della comunità stessa al fine di rafforzare e rinvigorire i processi democratici locali, implementando il principio di integrazione delle politiche ambientali con quelle economiche, sociali e culturali, nonché della qualità della vita.

Tale strategia riconosce come, anche e soprattutto, la dimensione locale sia il livello ottimale per le decisioni ambientali, che devono essere prese collettivamente; il luogo ove si manifestano i problemi è molto spesso anche quello in cui si trovano le soluzioni più idonee.
L’approccio territorialista riferito alla pianificazione territoriale, propone ad es., il concetto chiave di "sviluppo locale autosostenibile", dove il termine locale vuole mettere in evidenza la valorizzazione delle risorse territoriali e dell’identità di un luogo, e autosostenibile, sta a indicare l’importanza di una ricerca di regole insediative che producano equilibri locali e a lungo periodo tra insediamento umano e ambiente.
I modelli di proposizione di Agende 21 locali si stanno infatti orientando per gestire con estrema attenzione le procedure di partecipazione e la logica della regolazione allargata, della concertazione ambientale che deve sussistere prima, durante e dopo il processo decisionale.
Tale metodo valutativo non è solo uno strumento possibile per meglio definire gli obiettivi di una politica o per meglio comporre preliminarmente i conflitti, è uno strumento di apprendimento sociale, per costruire in maniera condivisa un quadro cognitivo comune, soprattutto con le popolazioni interessate e gli attori economici presenti. I Forum ambientali sono gli strumenti tuttora ritenuti rilevanti per promuovere ed attuare tali principi. Nella ricchezza delle esperienze in atto , possiamo capire meglio tali traduzioni.

Perché la partecipazione?

• È un elemento base di un processo di Agenda 21 Locale
• È fondamentale per la promozione di una maggiore consapevolezza, senso di identità e co-responsabilità dei cittadini verso la loro comunità e verso gli obiettivi di sostenibilità
• È un elemento chiave per ogni processo di costruzione di un sistema a rete di relazioni e di un processo decisionale, condiviso e concertato per l’assunzione di una responsabilità sul presente e per l’attuazione di successo di un piano di medio-lungo termine
• Contribuisce a qualificare il rapporto fiduciario tra istituzioni, organizzazioni della società civile e la cittadinanza e a sostanziare una risorsa determinante per la riuscita delle politiche pubbliche, come è il consenso attivo dei cittadini.

Potenziali obiettivi e vantaggi per i partecipanti

• Favorire la conoscenza reciproca delle problematiche e del punto di vista del proprio settore ad un ampia gamma di soggetti portatori di interesse
• Aggiungere reciproca comprensione, legittimazione e rispetto tra gli attori
• Diffondere le competenze, idee e conoscenze degli attori e valorizzare i progetti in corso e quelli già realizzati
• Anticipare bisogni, aspettative e punti di vista diversi
• Essere protagonisti attivi in un processo partecipato innovativo nel quale stimolare e incoraggiare nuove idee, programmi ed obiettivi (e decisioni) che mirano a definire nuovi progetti sul territorio locale o qualificare quelli esistenti
• Creare alleanze civiche, territoriali, istituzionali tra gli attori coinvolti per contribuire a migliorare la qualità ambientale (sociale, economica, dei servizi pubblici e di interesse collettivo del territorio).