Distillato d'Umbria

 
 

Rocche e castelli - Valnerina

 
Rocche e castelli - Valnerina

Rocche di Precetto e Mattarella - Ferentillo
Prendono il nome dai borghi sottostanti che insieme costituiscono il Comune di Ferentillo questi due castelli che "si fronteggiano" da monti di Sant'Angelo e Gabbio, a dominio sulla valle del Nera. Precetto, tipico castello di pendio, ha forma triangolare, con al vertice una torre quadrata di vedetta. Fu fondato da Liutprando nel 740, ma la fortezza vera e propria venne innalzata per fronteggiare le invasioni saracene dell'890. Mattarella, invece, presenta al centro il cassero quadrato, con bastioni cilindrici. La storia dei due insediamenti difensivi è strettamente collegata: perchè entrambi sorsero infatti a difesa dell'abbazia di San Pietro in Valle. Inizialmente sotto il dominio di Spoleto, le due rocche nel 1400 furono contese dalla famiglia Trinci di Foligno. E' alla fine del XV secolo che passano sotto l'influenza di Narni, per poi tornare di nuovo sotto Spoleto. Nel 1799, con l'avvento dei francesi, i due castelli furono uno dei caposaldi delle sommosse degli Insorgenti: violenta fu la repressione dei francesi che istituirono anche una tassa di 7mila scudi su Ferentillo.


Umbriano - Ferentillo
E' un borgo abbandonato molto suggestivo che si raggiunge con un sentiero pedonale da Macenano, nei pressi di Ferentillo di fronte all'abbazia di San Pietro in Valle. Immersa nel verde dei boschi, la struttura segue l'andamento delle rocce su cui poggia. Risalta l'alta torre quadrata, spiccano i bastioni e la porta ogivale. La fortificazione domina il Nera, risale all'890 e fu eretta per difendere dalle invasioni dei saraceni l'abbazia di San Pietro in Valle. Vista l'importanza strategica, il castello fu ulteriormente fortificato nel 1400 e nel 1570.


Nicciano
Castello minuscolo anche se ben visibile. L'edificio, ora villa agricola, infatti costituiva uno dei poli difensivi della valle di Ancajano, raggiungibile da Ferentillo. Fin dal XII secolo assoggettato a Spoleto, rimase nella sfera di influenza di questa città anche con lo Stato pontificio. Del sistema difensivo è ben conservata la torre di avvistamento, a pianta quadrata, con una cornice a beccatelli alla sua sommità.


La Rocca di Polino - Polino
Superba: anche se dell'originario sistema difensivo a doppia cinta muraria rimane solo la rocca rinascimentale, ad impianto poligonale, arricchita da due gruppi di torri di forma cilindrica. Nel medioevo Polino (il Comune più piccolo e il più alto, raggiungibile dalla Valnerina con una strada che parte da Arrone) ebbe una rilevante importanza strategica quale terra di confine tra Rieti e Spoleto. Fu quest'ultima città a giocare un ruolo di primissimo piano nella storia di questa rocca assegnata nel 1248 da Innocenzo IV a Spoleto. Nel '400 passò sotto il dominio dei Trinci di Foligno. Ma nel 1527, con l'uccisione da parte dei contadini del nobile Andrea de' Domo, la rocca tornò sotto Spoleto. Solo nel 1562 Terni ampliò i suoi domini fino a polino con la famiglia Castelli: un dominio che durò fino alla Repubblica Francese.