La Provincia di Terni on-line

ll centro domina la Valnerina dall’alto dei suoi 222 m.s.l., posto nelle vicinanze della Cascata delle Marmore, la sua storia è strettamente legata a quella del famoso salto d’acqua, in quanto - in epoca industriale - la centrale di Galleto (vocabolo appartenente a Papigno) ha prodotto energia idroelettrica per gli scopi industriali della città di Terni, e ciò, unitamente allo sfruttamento dell’idrocarburo, ne ha sancito l’importanza economica.
Il territorio di Papigno ha restituito in più occasioni testimonianze romane: le prime menzioni del castello risalgono però al 1200, e sono legate alla famiglia degli Arroni. L’impianto urbano è medievale: si conservano ancora case e particolari architettonici dell’epoca tardo medievale e rinascimentale, così come una torre inserita nel vecchio sistema difensivo. L’importanza strategica del centro è ben evidente ancora oggi, nel passato essa era di gran lunga maggiore, da qui si poteva infatti agevolmente controllare la zona sottostante, presidiando due assi viari fondamentali: la Valnerina e la Via Curia, che conduceva a Rieti.

Papigno

Il cammino fino ai piedi della montagna è pieno di ulivi ed è molto piacevole; ma la veduta di cui si gode salendo sulla montagna è per l’immensità e l’ampiezza del panorama una delle più belle e più ammirevoli che si possano trovare, soprattutto da una certa croce a metà cammino dove si sosta, al di sopra di un paese chiamata Papiniano, la cui posizione è orrenda, come anche le costruzioni.

Jean-Claude Richard de Saint-Non, 1759