Donna di porpora. Rifiutò l’artista? / La meretrice

 
 
La donna vestita di porpora
In groppa ad un demonio alato
E' stritolata nella morsa di un demonio

Nella scena dell’Anticristo, la donna vestita di porpora che riceve i denari dall’usuraio corruttore è la prima raffigurazione che il Signorelli fa della prostituta.
Riappare nella scena dell’Inferno in groppa ad un demonio alato e, ancora, nella mischia sottostante ritratta per ben tre volte, secondo un asse longitudinale che separa in due la mischia dei dannati.
Le viene morso un braccio, è stritolata nella morsa di un demonio ed infine è strangolata con un laccio, mentre la creatura infernale le schiaccia la testa a terra.
Unica donna ritratta nell’Inferno, il ripetersi della sua immagine e l’importante posizione che occupa nella scena, fanno sì che le sia attribuito un significato particolare.
Ella è il simbolo della prostituta dell’Apocalisse (Ap. 17), la grande città corrotta di Babilonia, madre di tutte le prostituzioni e le oscenità del mondo.
Descritta nella Bibbia mentre ebbra di vino cavalca una bestia mostruosa (simbolo del potere del mondo), il Signorelli la ritrae con uno sguardo angosciato, sulla schiena di un demone la cui malvagità presto si ritorcerà contro di lei.
Secondo una antica tradizione popolare, questa figura femminile sarebbe stata ritratta con le sembianze di una donna di facili costumi che rifiutò le profferte d’amore dell’artista.

 

 
 
 
 

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