L’estremo combattimento /La Venuta dell’Anticristo

 
 
Luca Signorelli e il Beato Angelico
L'Anticristo
La strage dei religiosi

Vestiti di nero, impassibili di fronte agli eventi che si succedono, Luca Signorelli ed il Beato Angelico appaiono sulla porta dell’incredibile viaggio che il visitatore intraprenderà.
Il richiamo a Dante e Virgilio nella Divina Commedia è evidente con la sola differenza che qui non avverrà mediazione, per cui l’osservatore si troverà solo con se stesso di fronte alle drammatiche vicende che stanno per compiersi.
Il libro dell’Apocalisse profetizza che prima della fine del mondo avverrà un grandioso combattimento escatologico tra Dio (il Bene) e Satana (il Male).
Nella valle di Gerusalemme scenderà in campo l'Anticristo.
Nella scena il misterioso personaggio appare su di un piedistallo, mentre arringa una folla di ogni tempo e strato sociale.
Le sue fattezze sembrano quelle di Gesù, ma l’inquietante sguardo e la presenza di un demonio ispiratore che gli si avvinghia addosso, rivelano la sua natura malvagia e diabolica.
Il falso Cristo in realtà è lo strumento di cui Satana stesso si servirà per ottenere il potere assoluto.
Egli attirerà tutti a sé con l’irresistibile carisma della sua personalità.
Attraverso una parola persuasiva e menzognera (l’Anticristo predicatore), i falsi miracoli (l’Anticristo mentre opera una falsa resurrezione di fronte ad un gruppo di penitenti) e la seduzione delle ricchezze (i tesori ammassati sotto il piedistallo da dove predica), convincerà gli ultimi abitanti della terra a seguirlo ed il mondo diventerà violento, corrotto ed immorale.
Solo una Chiesa eroica (Chiesa militante), simboleggiata dai religiosi raggruppati intorno alle Sacre Scritture e da essa ispirati, non cadrà nell’inganno dell’Anticristo ma, anzi, avrà il coraggio di opporsi a lui e alle sue opere.
Per questa testimonianza di totale fedeltà alla Chiesa ed amore a Cristo, gli araldi del vangelo verranno tutti perseguitati e martirizzati (l’Anticristo che comanda l’esecuzione di due profeti vicino al tempio fatto erigere da lui e la strage dei religiosi proprio ai piedi del ritratto del Signorelli).
Gli ultimi tempi saranno dunque l’ora delle tenebre in cui il Bene sarà combattuto con inaudita ferocia e sopraffatto. Un imponente tempio presidiato da un esercito oscuro e minaccioso sarà l’apoteosi del potere che l’Anticristo raggiungerà sulla terra, simbolo dell'incontrastato Regno del Male.
L’emissario di Satana sferrerà, allora, l’attacco finale per coronare il suo folle progetto: prendere il posto di Dio.
L’ampio spazio circolare al centro della scena è il punto da cui tenterà la gloriosa ascensione al cielo, spinto dalla smisurata superbia di Satana simboleggiata dall’immagine scolpita sul podio che sormonta (cavaliere nudo che cerca invano di domare un cavallo rampante e senza finimenti).
Ma quando l’Anticristo sarà certo di essere prossimo alla vittoria finale, Dio allora invierà l’Arcangelo Michele, che si scaglierà contro di lui con il potere datogli da Cristo e i due si affronteranno in cielo, nel più grande duello della storia della salvezza.
L’angelo di Dio, armato di spada, abbatterà il falso Messia che precipiterà sulla terra a testa in giù, rovinando sui suoi stessi seguaci, mentre cadono folgorati da frecce di fuoco (Ap. 12,7-9).
La caduta dell’Anticristo dal cielo sarà il segno cosmico della sconfitta definitiva e totale del male e darà l’avvio all’ultimo atto della storia umana: la fine del mondo.

 

 
 
 
 

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