L'ex Centrale di Papigno

 
 

All'interno del vecchio elettrochimico si trova l’ex Centrale di Papigno, proprietà dell'Enel. La Società Italiana per il Carburo di Calcio Acetilene ed Altri Gas, a cavallo del secolo, aveva realizzato i due stabilimenti di Collestatte e Papigno dotati entrambi di centrali idroelettriche al servizio di forni elettrici per la produzione del carburo di calcio. Queste erano alimentate dalle rispettive prese a Marmore, sulla sponda destra e sinistra del Velino. Quella di Papigno, costruita nel 1901, consentiva di produrre una potenza effettiva di 10.000 Kw sfruttando un salto utile di poco inferiore ai m 200. Dalla presa un canale a pelo libero a debole pendenza raggiungeva la vasca di carico. Da questa, situata allora "in fregio" alla strada Terni-Marmore, partiva la condotta forzata (visibile) lunga m 250 che alimentava le turbine. Nel 1912, fu costruita una nuova centrale, collocata ad un livello più basso e composta da due sale disposte a V, che utilizzava anche le acque del Nera. Si arrivò, con il passaggio alla Società Terni, alla produzione complessiva di Kw 61.000. Successivamente Papigno fu alimentata con lo stesso sistema di derivazione utilizzato per Galleto. Distrutta durante la guerra, ricostruita nel 1950, fu successivamente abbandonata.

 

 
 
 

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