Marmore - la Cascata e il suo uso produttivo

 
 

Dopo la concentrazione delle attività della Società Italiana per il Carburo di Calcio Acetilene e altri Gas e della Società degli Altiforni Fonderie e Acciarie di Terni, nei primi anni venti, convivevano derivate dal Velino e con scarico nel Nera: una centrale ex-Saffat (Marmore); due d'enti locali Spoleto (1906), Terni (1908); due ex-Siccag (Collestatte, 1899 e Papigno-Velino, 1900). La produzione complessiva annua era di 290 milioni di Kwh. Ogni impianto fruiva di proprie opere di presa, adduzione e scarico. La Società Terni si pose il problema di razionalizzare il tutto per ottimizzarne le potenzialità, e in seguito a complesse vicende nel 1927, ottenne la concessione per lo sfruttamento esclusivo del sistema idrico Nera-Velino. Ciò portò alla costruzione della Centrale di Galleto destinata insieme a quella di Papigno, all'utilizzazione integrale del salto di Marmore.

 

 
 
 

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